Seguici su

Cardiologia

Pressione alta: 7 consigli per ridurre l’ipertensione

Dall’alimentazione all’attività fisica, i consigli per ridurre la pressione alta

Pubblicato

il

PRESSIONE

L’ipertensione, purtroppo, è una malattia abbastanza subdola, non a caso viene definita come un killer silenzioso. Quando arriva a uno stadio già avanzato, tuttavia, in alcune persone potrebbe provocare acufeni, vertigini, epistassi (perdita di sangue dal naso) e offuscamento della vista. A differenza degli USA, che considerano un soggetto iperteso quando la pressione supera i 120/80 mmHg, i medici italiani ritengono rientrino nella norma valori (massimi) intorno ai 140/85 mmHg.

1° regola per ridurre l’ipertensione: fai attività fisica

E’ la prima regola per migliorare la salute cardiovascolare ma anche per prevenire il 90% delle malattie. Il tipo di movimento e la relativa quantità di attività fisica andrebbero calibrati in base all’età e condizione. Tuttavia, è importante sottolineare che sono davvero molte le ricerche che hanno messo in evidenza come si ottengano risultati migliori da una camminata a passo svelto rispetto allo svolgere sport più o meno intensi. Potete fare una prova relativa ai benefici ottenuti anche con un semplice tapis roulant: misurate pressione e battito cardiaco sia prima che dopo. È molto probabile che anche solo 20 minuti dopo ci siano stati miglioramenti.

2° regola: mangia presto la sera

Non è importante solo mangiare sano – quindi evitare i cibi processati – ma anche la scelta del momento in cui si fanno i pasti. La regola principale è quella di mantenere sempre degli orari specifici, sia per i pasti che per il sonno-veglia. In particolare, è essenziale che la sera si mangi presto per evitare di intasare tutto il sistema nelle ore notturne. Secondo quanto è emerso recentemente durante il Congresso della Società Europea di Cardiologia (Roma, settembre 2016) cenare entro le ore 19.00 riduce il rischio di sbalzi pressori e ipertensione.

3° regola: ascolta la musica

Prima di tutto, cerca di condurre una vita che sia il più possibile tranquilla e priva di stress, poi dedica ogni giorno del tempo a te stesso. E, infine, non dimenticare di ascoltare sempre un po’ di musica. Secondo una recente ricerca pubblicata su Deutsches Ärzteblatt International, infatti, alcuni brani musicali potrebbero ridurre sia la pressione arteriosa che la frequenza cardiaca. I compositori che più si prestano a ottenere questo effetto sono Mozart e Strauss.

4° regola: stai lontano dallo zucchero

Quando si parla di ipertensione tutti hanno paura del sale. Ma la verità è che lo zucchero è mille volte più pericoloso. A suggerirlo sono stati diversi studi, tra cui anche una ricerca condotta dal Saint Luke’s Mid America Heart Institute di Kansas City e pubblicata sull’American Journal of Cardiology. A detta dei ricercatori, lo zucchero stimola l’ipotalamo, un’area cerebrale direttamente collegata con l’aumento della pressione arteriosa. «Già solo per questo lo zucchero dovrebbe essere considerato un predittore di rischio cardiovascolare, per tale motivo bisognerebbe consigliare a chi soffre di pressione alta di tagliare lo zucchero e non il sale», spiega il dottor James Di Nicolantonio.

5° regola: fatti una bella sauna

Inoltre, prendi l’abitudine di fare una bella sauna. Potrebbe sembrare un’abitudine come tante altre ma i bagni di vapore sembra siano in grado di evitare la pressione alta. A scoprirlo sono stati alcuni ricercatori finlandesi che hanno arruolato oltre 1600 uomini di mezza età. I volontari sono poi stati suddivisi in tre gruppi a seconda del numero di volte che praticavano bagni di vapore. Il primo gruppo faceva la sauna solo una volta a settimana, il secondo almeno due o tre volte, mentre il terzo da quattro a sette giorni. Al termine dello studio – 22 anni dopo – solo il 15 percento dei volontari soffriva di ipertensione.

6° regola: misura la pressione di mattina

La scelta dell’ora è molto importante perché se di mattina è alta rischi molto di più ed è necessario prendere immediatamente provvedimenti. A suggerirlo è stata una ricerca pubblicata sul Journal of Hypertension, e condotta presso l’ospedale di Terni. Secondo gli scienziati, i picchi pressori che si presentano al risveglio devono destare allarme e necessitano di approfondimento diagnostico. Dai risultati, infatti, è emerso che il numero di eventi cardiovascolari è nettamente superiore rispetto a chi presenta rialzi pressori in altre ore del giorno. «Analizzando i profili pressori nelle 24 ore – ha dichiarato il dottor Giacomo Pucci – abbiamo notato che alcuni pazienti presentano significativi rialzi pressori acuti in concomitanza con il risveglio mattutino. In tali pazienti abbiamo riscontrato un invecchiamento precoce dell’aorta e delle principali arterie, da cui potrebbe derivare un livello di rischio cardiovascolare più elevato».

7° regola: controlla le cause della tua stanchezza

Infine, è importante sottolineare che insieme ai sintomi generalmente più «tipici» come il mal di testa, le vertigini e l’epistassi, potrebbero insorgere segni apparentemente non collegati. Uno di questi è la stanchezza. Se è pur vero che la causa potrebbe non essere assolutamente associata alla salute dell’apparato cardiovascolare è anche vero che in alcuni casi potrebbe rappresentare la spia di un problema cardiaco. Il disturbo potrebbe essere causato dal cuore, notevolmente più affaticato nell’inviare il sangue a tutto il corpo. Quindi, se pensate che possa essere il vostro caso, misurate la pressione tre volte al giorno con uno sfigmomanometro. Se rilevate valori al di sopra dei 140 mmHg rivolgetevi immediatamente al vostro medico curante.

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *