16 aprile 2024
Aggiornato 21:00
Vino e Alzheimer

Due bicchieri di vino al giorno ripuliscono il cervello e allontanano l’Alzheimer

Uno studio statunitense è riuscito a dimostrare come il vino giochi un ruolo fondamentale nella prevenzione dell’Alzheimer

Il vino pulisce il cervello
Il vino pulisce il cervello Foto: Shutterstock

Buone notizie per gli amanti del buon vino. Secondo quanto è emerso dalle ultime ricerche scientifiche, il nettare degli dei, fungerebbe da spazzino per il nostro cervello. Ma non solo: eliminando le tossine potrebbe anche scongiurare una delle malattie neurodegenerative più temute del momento: l’Alzheimer. Ecco i risultati dello studio appena pubblicati su Scientific Reports.

Minor rischio di declino cognitivo
Se da un lato tutti sappiamo che dosi elevate di alcol danneggiano cuore, cervello e vasi sanguigni, dall’altra è anche vero che quantità minime svolgono azione protettiva. Non a caso, un recente studio condotto da ricercatori statunitensi ha messo in evidenza come una moderata assunzione di vino può evitare il declino cognitivo. Attenzione però: se le dosi aumentano, il processo si inverte e si assiste a un maggior rischio di demenza. «L'assunzione prolungata di quantità eccessive di etanolo è nota per avere effetti negativi sul sistema nervoso centrale», ha dichiarato Maiken Nedergaard, MD, DMSc, co-direttore del Center for Translational Neuromedicine presso l'University of Rochester Medical Center (URMC) e autore principale dello studio. «Tuttavia, in questo studio abbiamo dimostrato per la prima volta che basse dosi di alcol sono potenzialmente utili per la salute del cervello, in particolare migliorano la capacità del cervello nella rimozione dei rifiuti».

La pulizia del cervello
Lo studio è stato condotto dall’University of Rochester Medical Center, più precisamente dagli stessi ricercatori che avevano parlato, tempo fa, del sistema glinfatico. Si tratta, in sintesi, del processo di pulizia del cervello che avviene grazie a un meccanismo di pompaggio del liquido cerebrospinale a livello del tessuto cerebrale. Questo avrebbe lo scopo di eliminare le tossine, incluse le tanto temute proteine beta amiloidi e tau, direttamente associate all’Alzheimer.

Il danneggiamento del sistema glinfatico
Negli anni, il team di ricerca ha continuato a dedicare i suoi studi sul sistema glinfatico e ha scoperto che questo è particolarmente attivo durante le ore notturne, quando il nostro sonno è particolarmente profondo. Al contrario, viene danneggiato irrimediabilmente a causa di traumi o ictus ma può comunque migliorare con l’attività fisica.

Alcol e sistema glinfatico
Ora gli studiosi sono arrivati a un nuovo e interessante traguardo per quanto riguarda il sistema glinfatico: hanno scoperto che l’alcol può avere effetti benefici se assunto in ridotte quantità. Per arrivare a tali conclusioni, il team di ricercatori ha studiato il cervello di animali esposti ad alti livelli di alcol per un periodo di tempo relativamente lungo. E dai loro risultati è emerso che alcune cellule chiave nella regolazione del sistema glinfatico – denominate astrociti – avevano alti livelli dei marcatori dell’infiammazione. Ciò significava avere anche minori capacità cognitive e motorie. Al contrario, i piccoli roditori che avevano consumato ridotte quantità di alcol – paragonabili a circa 2 bicchieri di vino al giorno - mostravano un sistema glinfatico decisamente più efficiente in termini di pulizia. Il tutto, ovviamente associato a livelli di infiammazione decisamente inferiori.

Attenzione alle dosi
«I dati sugli effetti dell'alcol sul sistema glicinfatico sembrano corrispondere agli effetti relativi alla dose di alcol e il suo impatto sulla salute generale e sulla mortalità, per cui le basse dosi di alcol sono benefiche, mentre il consumo eccessivo è dannoso per la salute generale. Gli studi hanno dimostrato che l'assunzione di alcol da basso a moderato è associata a un minor rischio di demenza, mentre il consumo eccessivo di alcolici per molti anni conferisce un maggiore rischio di declino cognitivo. Questo studio può aiutare a spiegare perché questo si verifica. In particolare, basse dosi di alcol sembrano migliorare la salute generale del cervello», conclude Nedergaard.

Fonte: URMC / News / In Wine, There’s Health: Low Levels of Alcohol Good for the Brain In Wine, There’s Health: Low Levels of Alcohol Good for the Brain