18 aprile 2024
Aggiornato 21:30
Robot con alga spirulina

Arriva il robot che viaggia all’interno del corpo umano e distrugge le cellule tumorali in 48 ore

Una scoperta sensazione che rappresenta il futuro della medicina. Un robot completamente biologico in grado di distruggere un tumore ed eseguire interventi di miro-chirurgia

Il robot che viaggia all'interno del corpo
Il robot che viaggia all'interno del corpo Foto: Shutterstock

Una scoperta incredibile che – dicono i ricercatori – sarà il futuro della medicina. Si tratta di un minuscolo robot che può viaggiare nei luoghi più nascosti del corpo umano. È perfettamente biocompatibile e l’organismo lo elimina in breve tempo. Ma ciò che è più sorprendente è che potrà distruggere le cellule cancerose a tempo record. Lo studio è stato condotto da alcuni scienziati cinesi di Hong Kong: ecco tutti i dettagli.

Realizzato con alghe
Niente è stato lasciato al caso, gli scienziati cinesi si sono dimostrati ancora una volta all’avanguardia nell’utilizzo di metodi di cura decisamente innovativi. Dopo aver perfezionato la tecnica CRISPR sugli embrioni, ora hanno dato vita al primo robot medico che viaggia all’interno del corpo umano. Può eseguire piccoli interventi chirurgici, veicolare farmaci e ridurne gli effetti collaterali.

La prima sperimentazione su cellule tumorali
La primissima sperimentazione è stata eseguita su cellule tumorali coltivate in laboratorio. Il robot, per mezzo di appositi segnali magnetici, è riuscito a muoversi nell’organismo umano uccidendo il 90% delle cellule maligne in sole 48 ore. Si tratta di un sistema di cura altamente efficace e mirato, paragonabile solo all’utilizzo delle cellule neutrofili – studio di cui abbiamo parlato alcuni giorni fa.

Decenni di lavoro
Per arrivare a una tecnologia simile gli ingegneri hanno lavorato al progetto per diversi decenni. E ora il robot sembra essere realtà. La nuova creatura la si deve alla sorprendente ingegnosità del team di ricerca guidato da Li Zhang dell’Università cinese di Hong Kong. Gli incredibili risultati, recentemente pubblicati su Science, hanno evidenziato una potenzialità medica mai vista prima d’ora.

L’esperimento sugli animali
Oltre a essere testato in vitro, il piccolo robot è stato sperimentato anche su modello animale. Gli ingegneri sono riusciti a farlo muovere all’interno dello stomaco senza nessun problema. Il monitoraggio, poi, avveniva grazie alla presenza di piccoli magneti e alla risonanza nucleare. In pratica lo strumento è dotato di nanoparticelle di ossido di ferro che lo rendono totalmente magnetizzato e fluorescente grazie all’ausilio dell’alga spirulina. Tutto ciò ha permesso agli scienziati di seguire con precisione il viaggio del micro robot e che i farmaci venissero veicolati con accuratezza nel punto desiderato.

Perché l’alga spirulina?
L’uomo ci sta arrivando con estrema fatica, ma se esiste un modo per salvare l’umanità quello è emulare la natura e sfruttarne le sue meravigliose risorse. «Anziché fabbricare un microrobot funzionale da zero utilizzando tecniche e processi di laboratorio complessi, ci siamo impegnati a progettare direttamente materiali intelligenti in natura», ha dichiarato il professor Li Zhang, l’ingegnere dell'Università cinese di Hong Kong che ha contribuito allo studio. «Ad esempio, poiché questi robot bioibridi hanno un interno biologico naturalmente fluorescente e un ossido di ferro magnetico esterno, possiamo rintracciare e attivare uno sciame di questi agenti all'interno del corpo piuttosto facilmente utilizzando l'imaging a fluorescenza e la risonanza magnetica», ha affermato il professor Zhang.

Il futuro della medicina
Secondo i ricercatori l’utilizzo di robot di questo genere potrebbe rappresentare il vero futuro della medicina. Si avrebbero a disposizione farmaci veicolati in zone precise senza effetti collaterali. Basti pensare alla chemioterapia che distrugge l’organismo umano oltreché il cancro, ma se somministrata alle sole cellule tumorali potrebbe sterminarle in breve tempo senza creare danni di tale entità. Inoltre il robot potrebbe eseguire interventi chirurgici senza dover per forza essere invasivo e, in più si degraderebbe in tempi brevissimi. «La creazione di sistemi robotici che possono essere spinti e guidati nel corpo è stato ed è ancora un santo graal nel campo dell'ingegneria del sistema di somministrazione», conclude il Professor Kostas Kostarelos, membro del team dell'Università di Manchester.