18 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Pane e olio

La merenda più salutare? Quella della nonna con pane e olio. I benefici dell’olio di oliva

Una merenda a base di pane e olio extravergine di oliva è un’abitudine estremamente salutare per grandi e piccini. Ecco tutti i benefici dell’ingrediente principe della dieta mediterranea

Pane e olio extravergine di oliva, il matrimonio perfetto
Pane e olio extravergine di oliva, il matrimonio perfetto Foto: Shutterstock

Quando si parla di cibo e salute non si può evitare di menzionare le vecchie merende della nonna: semplici, gustose e preparate con ingredienti genuini. Che dire, per esempio, della splendida accoppiata tra pane fatto in casa e olio extravergine di oliva? Secondo gli esperti di Assistol - che hanno rilasciato un’intervista a Ansa – si tratta di uno degli snack più gustosi, adatti a bambini e adulti. Un’idea che si presta a innumerevoli varianti e aggiunte: si può, per esempio, consumare a mo’ di bruschetta con il pomodoro o aggiungendo filetti di acciughe ricchissimi di omega-3.

Un partner unico
«Per rilanciare l'extravergine, abbiamo pensato a un partner a nostro avviso altrettanto speciale: il pane - spiega ad Ansa Angelo Cremonini, presidente del gruppo olio d'oliva di Assitol - questi due capisaldi della dieta mediterranea, coniugati in una merenda per tutte le ore e tutte le tasche, rappresentano un abbinamento gastronomico straordinario, anche grazie alla possibilità di spaziare tra gusti diversi, sia per il pane che per l'olio».

Ottimi dal punto di vista nutrizionale
«È dimostrato dalle evidenze scientifiche che i due alimenti si migliorano a vicenda dal punto di vista nutrizionale. L'olio si accompagna benissimo al pane, riducendone l'indice glicemico, e in una dieta varia ed equilibrata, può rappresentare un’ottima merenda per i bambini», dichiara Marco Silano, direttore dell'Unita' Operativa Alimentazione Nutrizione e Salute dell'Istituto Superiore di Sanità.

L’olio extravergine di oliva previene il cancro
La sua ricchezza in acido oleico lo rende un prezioso alleato per la prevenzione del cancro. Questo prezioso ingrediente si trova nella quantità del 75% degli acidi totali. Inoltre maggiore è la quantità e superiore è la sua stabilità ad alte temperature. Uno studio pubblicato Molecular Biology lo indica anche un composto in grado di contrastare la formazione dei tumori, specie quelli al cervello. L’acido oleico, infatti, impedisce a una proteina denominata MSI2 di fermare la produzione di miR-7 o micro RNA-7. Quest’ultimo è già conosciuto da tempo come agente in grado di bloccare la formazione di metastasi nei tumori solidi. «Anche se non possiamo ancora affermare che l’olio d’oliva aggiunto alla propria dieta aiuti a prevenire il cancro al cervello, i nostri risultati suggeriscono che l’acido oleico è in grado di supportare la produzione di molecole in grado di sopprimere le cellule tumorali coltivate in laboratorio. Ulteriori studi potrebbero aiutare a determinare il ruolo che l’olio d’oliva potrebbe avere sulla salute del cervello», conclude Gracjan Michlewski dell’Università di Edimburgo in Gran Bretagna.

Riduce il colesterolo
Un’altra ricerca, pubblicata su Circulation, ha evidenziato come la mediterranea arricchita con olio extravergine di oliva (EVO) migliora le funzioni chiave del colesterolo buono. In particolare promuove il cosiddetto trasporto inverso del colesterolo. Ovvero il processo mediante il quale l’HDL rimuove la placca nelle arterie e la trasporta al fegato dove viene utilizzata per produrre composti ormonali o per essere eliminata. Inoltre aumenta la protezione antiossidante. Incentiva, cioè, la capacità dell’HLD di contrastare l’ossidazione delle LDL che potrebbero innescare le placche aterosclerotiche.

Migliora la salute cardiovascolare e scongiura il diabete
Oltre a ridurre il colesterolo, acerrimo nemico della salute cardiovascolare, l’olio extravergine di oliva sembra svolgere azione rilassante dei vasi sanguigni. In questo modo i nostri vasi rimangono più aperti al fine di far scorrere nel migliore dei modi il sangue. In più, secondo uno studio coordinato dalla Società italiana di diabetologia (Sid) e pubblicato su Diabetes Care, l’aggiunta di olio extravergine di oliva dopo i pasti riduce il picco glicemico post-prandiale. «Uno o due cucchiai di olio extravergine di oliva ai pasti ─ conclude Gabriele Riccardi, past president della Sid ─ possono aiutare a moderare la glicemia senza dover limitare eccessivamente gli alimenti che contengono carboidrati, anche quelli come pane, riso, polenta e patate che hanno un Indice glicemico più elevato».