20 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Caffè benefici

Caffè: ecco qual è la giusta quantità per star bene

Una nuova ricerca mette in luce come il consumo di caffè possa essere strettamente legato a un minor rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e cancro. Ma attenzione alla quantità

Caffè
Caffè Foto: Shutterstock

SOUTHAMPTON - C’è chi lo demonizza, chi invece lo ritiene un elisir di lunga vita. La verità è che – come tutti gli alimenti al mondo – possiede spiccate virtù salutari, ma può anche indurre problemi di salute nei soggetti predisposti. Pare proprio però che le ultime ricerche siano persino in grado di indicare la quantità ideale che ogni persona dovrebbe assumere per star meglio e prevenire la maggior parte delle patologie. Tra queste il diabete, la sindrome metabolica, il cancro, il morbo di Parkinson, la depressione e l’Alzheimer.

Più benefici che vantaggi
Il caffè, si sa, non è un alimento adatto a tutti. Ci sono persone che manifestano una sorta di intolleranza accusando vari tipi di disturbi, tra questi tachicardie, disturbi gastrici e intestinali o alterazioni del sistema nervoso. Tuttavia, secondo le ultime ricerche, la bevanda apporterebbe più benefici che danni. E il che è un’ottima notizia considerando che in tutto il mondo si consumano sono circa due miliardi di tazzine di caffè ogni giorno.

Protegge il fegato (e non solo)
Secondo quanto emerge da un recente studio revisionale dell’università di Southampton, il caffè – in primis – sarebbe un eccellente protettivo del fegato. E i maggiori benefici si evidenzierebbero bevendo tre o quattro tazzine di caffè al giorno. Tra le altre cose, il caffè è associato a una riduzione del rischio di diabete di tipo 2, sindrome metabolica, calcoli renali e gotta. «Abbiamo anche scoperto che era associato a un minor rischio di contrarre alcuni tipi di cancro, morbo di Parkinson, depressione e morbo di Alzheimer. Ma le malattie del fegato si sono distinte per avere il maggior beneficio rispetto ad altre condizioni», ha dichiarato Robin Pole dell’Università di Southampton.

Qualche controindicazione per le donne
Alcuni studi avevano evidenziato che il caffè potesse portare un maggior rischio di fratture nelle donne e di mettere al mondo bambini con basso peso alla nascita. Tuttavia, nel nuovo studio pare i danni non erano poi così evidenti come segnalati da precedenti ricerche.

Non bisogna esagerare
Nonostante siano stati rilevati più benefici che danni, i ricercatori mettono in guardia da un uso eccessivo o indiscriminato del caffè. Bisogna infatti tenere presente che ogni persone è diversa, e per tale ragione possono cambiare gli effetti – sia negativi che positivi – in rapporto alla quantità. «I risultati della nostra revisione generale dovrebbero essere interpretati con cautela. Le prove nella revisione provengono principalmente dalla ricerca osservazionale, quindi non possiamo estrapolare le nostre scoperte per suggerire alle persone di iniziare a bere caffè o aumentare la loro assunzione nei tentativi di diventare più sani. Ciò che possiamo dire è che le persone che già godono di una quantità moderata di caffè come parte della loro dieta probabilmente ottengono benefici per la salute piuttosto che danni», conclude Pole.