18 aprile 2024
Aggiornato 15:00
Semi di lino e cancro al seno

Semi di lino e cancro al seno: c’è una relazione?

Secondo alcune ipotesi i semi di lino, a causa del contenuto di lignani, potrebbero aumentare il rischio di cancro al seno. Ma le evidenze scientifiche potrebbero smentire tale tesi

Semi di lino e cancro al seno
Semi di lino e cancro al seno Foto: Shutterstock

È un’ipotesi che si sta facendo via via sempre più solida, ma mancano ancora molti – troppi - dati che possa trovare una relazione, con stabili basi scientifiche, tra cancro e semi di lino. Il problema deriva soprattutto dal fatto che i semi di lino, alla stregua del sesamo, della soia, del girasole e del luppolo contengono una quantità più o meno elevata di fitoestrogeni. Si tratta, in sostanza, di ormoni che emulano quelli umani. Da qui la (possibile) relazione con il cancro al seno. Per cercare di andare a fondo della questione, l’American Institute for Cancer Research ha recentemente pubblicato un rapporto.

Cosa sono i fitoestrogeni
I fitoestrogeni sono molecole presenti in molti vegetali che emulano un’azione simile agli estrogeni degli esseri umani. Per tale motivo alcune piante o alimenti vengono utilizzati per ridurre i sintomi laddove c’è una carenza di ormoni femminili. Uno dei casi più frequenti è la menopausa. I fitoestrogeni più comuni sono gli isoflavoni, i lignani e i cumestani. I primi si trovano, generalmente, in tutti i tipi di legumi, nei cereali integrali e nel trifoglio rosso. Erba comunemente usata per le donne in menopausa. I lignani, invece, si trovano nella frutta, verdura e cereali integrali. Infine, i Cumestani, li possiamo trovare nei fagioli, nei germogli di soia, nei cavolini di bruxelles, nei semi di girasole e nei chiodi di garofano. In realtà tali composti si trovano in molti altri alimenti (tra questi l’aglio, l’anice, gli agrumi, il tè, il caffè ecc) ma le dosi sono nettamente inferiori - per cui non vengono considerate potenzialmente nocive.

Il pericolo dei lignani
Per quanto riguarda i semi di lino l’ipotesi della relazione con il cancro è dovuta alla presenza dei lignani. Alcuni ricercatori ipotizzano che tali composti aumenterebbero il rischio di contrarre un cancro al senso sensibile agli estrogeni (ER-Positivo). D’altro canto gli approfondimenti scientifici che sono stati condotti in merito all’uso dei semi di lino sembrano affermare esattamente l’opposto: l’alimento potrebbe addirittura avere virtù protettive e antitumorali.

Studi su animali
Secondo quanto riportato sul sito dell’American Institute for Cancer Research, recenti studi hanno evidenziato una crescita più lenta dei tumori con ridotta presenza dei fattori di crescita quando gli animali assumevano lino o i suoi lignani. Pare che gli studi condotti sugli esseri umani siano inferiori rispetto a quelli eseguiti su modello animale, tuttavia anche in questi gli studiosi hanno mostrato una riduzione di rischio di cancro al seno in seguito all’assunzione di uno-quattro cucchiai al giorno di semi. «Gli studi umani sono limitati, ma suggeriscono che da uno a quattro cucchiai di semi di lino al giorno potrebbero ridurre il rischio di cancro al seno, soprattutto nelle donne in post-menopausa».

Non interferisce con i farmaci
Alcune ricerche hanno anche dimostrato che i semi di lino non interferiscono con il tamoxifene, un farmaco anti tumorale, modulatore selettivo degli estrogeni. Ma non solo: alcuni studi – non ancora confermati – sembrano addirittura indicare minori decessi per cancro al seno nelle donne che assumevano lignani. Tuttavia è bene dire che la ricerca scientifica in questo momento è ancora molto limitata, per cui se si vogliono assumere alimenti come i semi di lino in grandi quantità, è importante parlarne con il proprio medico curante al fine di valutare la strategia migliore in base alla proprio condizione.

Le virtù dei semi di lino
Se non è stata trovata una diretta relazione tra i semi di lino e il cancro al seno, nonostante contengano fitoestrogeni, probabilmente è perché un alimento può essere considerato un fitocomplesso, ovvero un prodotto che contiene molti tipi di sostanze che interagiscono tra di loro. Quindi valutare il lino solo ed esclusivamente per i suoi fitoestrogeni non aiuta a comprendere la loro potenziale nocività. Essi, infatti, contengono anche molti altri composti che preservano la nostra salute. Tra questi ricordiamo gli acidi grassi omega-3 (acido alfa linoleico) che aiutano a tenere sotto controllo il livello di zuccheri nel sangue e fibre alimentari che riducono il rischio di contrarre il cancro al colon. Si pensi solo che 4 cucchiai forniscono ben 7 grammi di fibre. Inoltre i semi di lino sono considerati un'ottima fonte di magnesio, manganese, tiamina, vitamina E, selenio, proteine ​​e rame. Infine, è bene specificare che ci sono alcune differenza tra semi di lino e l’olio di lino. Quest’ultimo, infatti, fornisce due forme di vitamina E, ma non contiene né fibre né gli altri elementi presenti nei semi (compresi i lignani).

[1] HealthTalk: Flaxseed and Breast Cancer - American Institute for Cancer Research

[2] Nutr Cancer. 2002;43(2):187-92. Dietary flaxseed inhibits human breast cancer growth and metastasis and downregulates expression of insulin-like growth factor and epidermal growth factor receptor. Chen J1, Stavro PM, Thompson LU.

[3] Clin Cancer Res. 2005 May 15;11(10):3828-35. Dietary flaxseed alters tumor biological markers in postmenopausal breast cancer. Thompson LU1, Chen JM, Li T, Strasser-Weippl K, Goss PE.

[4] Int J Cancer. 2005 Sep 20;116(5):793-8. The inhibitory effect of flaxseed on the growth and metastasis of estrogen receptor negative human breast cancer xenograftsis attributed to both its lignan and oil components. Wang L1, Chen J, Thompson LU.