24 aprile 2024
Aggiornato 18:00
Olio di fico d’india

Dal fico d’india si ottiene anche l’olio. E fa bene al cuore

Alcuni ricercatori italiani sono riusciti a estrarre l’olio dai semi della pianta. All’analisi risulta particolarmente utile per l’apparato cardiovascolare. Lo studio

L'olio di fico d'india fa bene alla salute del cuore
L'olio di fico d'india fa bene alla salute del cuore Foto: Shutterstock

Chiunque abbia assaporato la dolcezza del fico d’india sa che dentro quella polpa succosa e carnosa sono racchiuse delle virtù inaspettate che, tra le altre cose, contrastano iperglicemia e sovrappeso. Ma ora una nova ricerca made in Italy, elogia anche l’olio che si ricava dalla stessa pianta: protegge il sistema cardiovascolare grazie alla sua ricchezza di acidi grassi essenziali.

Scoperto da un’equipe nazionale
È stata una sorpresa per i ricercatori italiani scoprire che anche l’olio di fico d’india potesse essere un ausilio importante per la nostra salute. E non si tratta di un’idea campata in aria – come spesso accade anche nel mondo scientifico – ma è il frutto di un’attenta analisi condotta una un’equipe nazionale dei ricercatori del CNR. Hanno partecipato allo studio agronomi e docenti di vari atenei siciliani, in particolare provenienti da Catania e Palermo.

La pressatura dei semi
L’olio di fichi d’india si ottiene – come è facilmente intuibile – dalla pressatura dei semi. Il prodotto, da poco testato dagli scienziati, pare essere ricchissimo di antiossidanti come la vitamina E e preziosi Omega 3. Due ingredienti essenziali per la salute cardiovascolare. A detta dei ricercatori vanterebbe virtù simili all’ormai famoso olio di Argan tanto sfruttato in cosmetica.

Come si può utilizzare l’olio?
A detta degli scienziati potrebbe divenire un importante principio attivo terapeutico da inserire in sciroppi, pillole e varie formulazioni farmaceutiche. Secondo il presidente del Distretto produttivo del Fico d’india, si tratterebbe di una sorta di petrolio verde perché vengono utilizzati quelli che vengono classificati come prodotti di scarto e quindi generalmente con destinati alla vendita.

Un nuovo mercato bio?
Il presidente del Distretto produttivo del Fico d’india, pare abbia intenzione di creare un innovativo mercato biologico, purché alcune aziende siano disposte a investire sul prodotto. Per produrre un solo litro di olio di fico d’india, infatti, occorrono circa 100 kg di semi. Se le cifre sembrano alte è perché non si conoscono i numeri che riguardano la sua coltivazione: solo in Sicilia vengono prodotti 10.000 chilogrammi per ettaro di terreno, ogni anno.

Quanto costerebbe l’olio di fico d’india?
Ora verrebbe però da chiedersi quanto viene a costare l’acquisto di un solo litro di olio di fico d’india. Secondo recenti stime si parla di circa 500 euro. Mentre il costo dei prodotti di scarto si aggirerebbe intorno ai 150 euro per 1000 kg. Ciò significa che la valorizzazione dell’olio dovrebbe viaggiare a braccetto con le componenti secondarie del frutto. Insomma, le premesse sono buone, ora bisogna solo trovare chi è disposto a buttarsi in un’avventura completamente nuova nell’ambiente della green economy.