23 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Dieta chetogenica

La dieta chetogenica: quando i grassi fanno stare bene. Benefici e controindicazioni

La dieta chetogenica sbarca anche nel mondo delle star. Aiuta a ridurre il peso velocemente ma non è priva di controindicazioni. Ecco tutto ciò che dovresti sapere

Dieta chetogenica
Dieta chetogenica Foto: Shutterstock

Perdere peso in maniera veloce: è questa la promessa della dieta chetogenica. Si tratta di un regime alimentare nato nel lontano 1920 a scopi salutistici. Ora, però, pare stia riscuotendo un grande successo grazie alle dichiarazioni di alcune star come Gwyneth Paltrow e Kim Kardashian. Per loro e molti altri, la dieta chetogenica è una sorta di panacea. Ma non è tutto oro ciò che luccica: ecco i benefici e le controindicazioni della dieta chetogenica.

I presupposti della dieta chetogenica
La dieta chetogenica è basata sul fatto che il nostro organismo, per sopravvivere, utilizza due tipi di carburanti specifici che hanno lo scopo di mantenere attivi i nostri due organi più importanti: il cuore e il cervello. Tali carburanti sono gli zuccheri e i grassi. Possiamo quindi sopravvivere prediligendo anche solo i carboidrati o solo i grassi. Secondo la dieta chetogenica è meglio optare per i lipidi associati a proteine.

Cos’è la dieta chetogenica
La dieta chetogenica è basata su un’alimentazione ricca di proteine, lipidi e povera di carboidrati. Tale pratica avrebbe lo scopo di mantenere pressoché costanti i livelli di insulina. Ma non solo: se i livelli di glucosio scendono molto, il nostro organismo si vedrà costretto a prelevare energia da ciò che gli rimane a disposizione: i grassi e le proteine.

Perché la dieta chetogenica fa dimagrire
Può sembrare strano che aumentare l’assunzione di grassi possa aiutare a perdere peso, invece è proprio così. E il motivo è piuttosto semplice: il corpo – costretto a prendere energia dai grassi – aumenta l’effetto termogenico (calorie bruciate) e stimola la produzione di ormoni e metaboliti che aumentano lo smaltimento del grasso.

I fattori da tenere in considerazione quando si segue una dieta chetogenica
Secondo quanto apparso recentemente sul Daily Mail online, ci sono alcuni fattori da tenere in considerazione quando si segue una dieta chetogenica. A suggerirli è la Dietitians Association of Australia. Il primo è che nella dieta vanno utilizzati alimenti che contengono grassi buoni e non quelli considerati nocivi. Inoltre l’apporto di carboidrati non dovrebbe scendere oltre una certa soglia che va dal 5% al 20%. E non si tratta affatto di una cifra alta se si pensa che una dieta normale prevede un’assunzione di carboidrati che varia dal 30% al 50%.

Attenzione alla chetosi
Se il corpo si trova in carenza di zuccheri innesca un preciso processo denominato, appunto, chetosi. Termine da cui deriva il nome della dieta. In tale momento – come già accennato – il corpo comincia a bruciare una grande quantità di grassi di riserva allo scopo di produrre energia, trasformandoli subito dopo in chetoni. «Il nostro corpo – spiegano gli esperti della Dietitians Association of Australia - può entrare in chetosi durante periodi di severa restrizione alimentare, o dopo un esercizio prolungato, quando l’apporto di carboidrati è ridotto a 50 grammi al giorno, come nella dieta. Questo vuol dire che la dieta in questione riduce di molto l’assunzione di tantissimi cibi, non solo grassi ma anche sani, per tenere fede ai pochi grassi introdotti giornalmente». Questo potrebbe provocare seri problemi per la nostra salute.

Si rischia il cancro
Secondo quanto dichiarato dalla Dietitians Association of Australia, eliminare o ridurre drasticamente alcuni tipi di alimenti dalla propria dieta potrebbe aumentare il rischio di contrarre un cancro all’intestino. Quindi, se da un lato si perde peso, dall’altro si può incappare in una seria carenza di cibi essenziali alla nostra salute.

I carboidrati sono la fonte principale di energia
Quando assumiamo carboidrati in abbondanza, il glucosio in eccesso viene utilizzato dall’organismo allo scopo di produrre più ATP – la fonte di energia cellulare. Al contrario, i grassi possono essere immagazzinati in caso di carenza di glucosio, per ottenere energia immediatamente utilizzabile. Ma noi sappiamo che tutti gli organi e i muscoli usano i carboidrati come principale fonte di energia. Tutto ciò è associato a un processo denominato glucogenesi che porta alla formazione di glucosio partendo da alcuni amminoacidi. Lo scopo è quello di ottenere energia anche in condizioni di carenza di glucosio. Ma farlo sempre potrebbe comportare rischi perché costringe il fegato e i reni a lavorare molto di più per eliminare l’azoto. In pratica seguire una dieta chetogenica senza che vi sia un reale problema di salute (per esempio epilessia, demenze o disturbi neurologici), potrebbe intossicare l’organismo portandolo a un super lavoro continuo.