24 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Dieta dissociata

Dieta dissociata: le combinazioni alimentari che fanno dimagrire

Ecco perché la dieta dissociata fa bene alla salute. Le regole da seguire, gli alimenti concessi e quelli vietati. Dalla nascita del regime alimentare a oggi, cosa è cambiato

Dieta dissociata
Dieta dissociata Foto: Shutterstock

La dieta dissociata, molto in voga ai giorni nostri, è in realtà nata quasi un secolo fa. Se ne sente parlare per la prima volta nel 1931 grazie al suo ideatore, il dottor William Howard Hay, un medico di New York che in quel periodo pubblicò un libro dal titolo Food Allergy. Ecco come funziona e cosa è cambiato ai giorni nostri.

Le promesse della dieta dissociata
Secondo i sostenitori di questo regime alimentare, grazie alla dieta dissociata si può perdere peso e migliorare il proprio benessere. Anche se, in realtà, sarebbe più corretto parlare di diete dissociate perché all’interno di questo metodo vi sono tante opzioni e varianti differenti.

Su cosa si basa la dieta dissociata
La dieta dissociata si basa sull’alternare alimenti di categorie diverse – come per esempio proteine e carboidrati – senza mai utilizzarle durante lo stesso pasto. Alcune teorie richiedono persino che vengano assunte in giornate differenti.

Perché dissociare gli alimenti?
Il motivo è molto semplice e dipende dal modo in cui il nostro organismo metabolizza gli zuccheri. I carboidrati, per esempio, vengono digeriti – e di conseguenza assorbiti – in maniera molto rapida. D’altro canto se si tratta di cibi molto ricchi di amido – come le patate per esempio – hanno bisogno della ptialina per essere processati, lavoro che si completa a livello intestinale. Le proteine, al contrario, per essere digerite hanno bisogno di una quantità piuttosto elevata di acido – condizione che, tuttavia, inibisce la produzione della ptialina. D’altro canto i grassi rallentano la metabolizzazione delle proteine perché riducono gli acidi gastrici. Inaspettatamente, però, promuovono quella degli amidi. Per cui grassi e amidi potrebbero essere consumati con tranquillità anche nello stesso momento. Quindi, riassumendo: vietata l’associazione proteine e carboidrati e promossa quella di proteine e grassi o proteine e verdure. Queste ultime, infatti, grazie alla presenza di Sali minerali riducono i processi di putrefazione e favoriscono la produzione di enzimi digestivi.

Le regole da seguire
Evitare di mischiare nello stesso pasto, proteine di natura differenti. Quindi vietati legumi se si mangia anche la carne, oppure il pesce insieme a una bistecca.

Durante lo stesso pranzo non mangiare mai cibi che contengono proteine insieme a quelli che contengono carboidrati o altri tipi di zuccheri

Gli zuccheri semplici e gli zuccheri complessi, secondo alcune teorie, non vanno consumati insieme

Non mangiare mai frutta a fine pasto

Non consumare troppi alimenti animali ma aumentare la quantità di cibi vegetali

I carboidrati andrebbero consumati principalmente nelle prime ore della giornata e dovrebbero essere ridotti nelle ore serali. Questa è una teoria che riguarda anche la crono dieta. Quindi a cena meglio prediligere alimenti proteici eliminando completamente zuccheri e carboidrati.

Esempi di associazioni
Colazione: caffè insieme a pane e marmellata.

Pranzo: un piatto di pasta o riso insieme a un’insalata o un mix di verdure.

Merenda: un frutto a scelta

Cena: purè di verdure con uova, pesce o carne

Le prove scientifiche
Attualmente non esistono prove scientifiche a sostegno dei benefici che si otterrebbero dalla dieta dissociata. Tecnicamente, infatti, un organismo sano è perfettamente in grado di processare e digerire alimenti diversi che necessitano processi enzimatici differenti. Tuttavia è innegabile che alcune persone siano riuscite a trarre vantaggio dall’utilizzo della pratica. Senza dubbio tentare non nuoce, trattandosi di una dieta non eccessivamente restrittiva si possono tranquillamente fare delle sperimentazioni personali. Purché queste non ci portino ad avere vere e proprie ossessioni per il cibo o il metodo in cui ci si alimenta. Insomma, le regole ci sono ma trasgredirle non rappresenta affatto un peccato, anzi.