25 aprile 2024
Aggiornato 23:30
Menopausa

Ritardare la menopausa si può: aggiungi ai tuoi piatti soia, riso e avena

Aumentare il consumo di soia, cereali e legumi alla propria dieta sembra ridurre il rischio di sviluppare una menopausa precoce. I risultati dello studio statunitense.

Mangiare soia riduce il rischio di menopausa precoce
Mangiare soia riduce il rischio di menopausa precoce Foto: Shutterstock

MASSACHUSETTS - Una buona notizia che piacerà a tutte le donne amanti di tofu e affini: secondo quanto è emerso da un recente studio, la soia aiuterebbe a ritardare l’avvento della menopausa. Ma il legume orientale non è l’unico: possono aiutarci anche il riso e l’avena. L’importante è riuscire a consumare la giusta proporzione di proteine vegetali. Ma non preoccupatevi: non è necessario diventare né vegetariane, né vegane. Basta solo un po’ di equilibrio nella propria alimentazione.

Quante proteine?
Secondo uno studio, iniziato nel 2016, le donne che consumano una maggior quantità di proteine vegetali presentano un rischio ridotto del 16 percento di sviluppare una menopausa precoce. Per l’esattezza, bisognerebbe consumare circa il 6,5% delle calorie quotidiane

Lo studio
Per arrivare a queste conclusioni, i ricercatori dell'University of Massachusetts Amherst e dell’Harvard T. H Chan School of Public Health, hanno esaminato uno studio che ha coinvolto ben 1.160.00 persone di età compresa fra i 25 e i 42 anni. Di ognuno sono state raccolte informazioni circa lo stile di vita, l’assunzione di farmaci e lo stato generale di salute. Inoltre, gli autori Maegan Boutat ed Elizabeth, hanno valutato la quantità di proteine totali e quelle provenienti da fonti animali allo scopo di valutare eventuali differenze in termini di salute.

Quante proteine vegetali mangiavano?
Gli studiosi hanno cercato di capire qual era il livello di assunzione delle proteine vegetali consumate dai volontari, attraverso una scala da 0 a 9. Ai partecipanti è stato così chiesto di riferire se mangiavano proteine vegetali in quantità ridotte «mai o meno di una volta al mese» o elevate: «più di sei porzioni al giorno». Per calcolare l’apporto proteico i ricercatori hanno moltiplicato il contenuto medio di una singola porzione con la frequenza di consumo.

Ritardo nell’insorgenza della menopausa
Secondo i risultati ottenuti, le donne che hanno consumato mediamente 2000 calorie al giorno con tre o quattro porzioni di alimenti ricchi di tofu, avena e riso, avevano un rischio ridottissimo di sviluppare una menopausa precoce.

Le proteine animali non svolgono lo stesso effetto
Lo studio ha quindi evidenziato come un consumo maggiore di soia, riso e avena possa svolgere effetti postivi sul sistema ormonale femminile. Tuttavia, i ricercatori fanno presente che, contrariamente a ciò che comunemente si crede, assumere proteine animali in grandi quantità non aumenta il rischio di menopausa precoce. Quindi, niente paura: continuate pure a seguire un’alimentazione varia aggiungendo solo una piccola percentuale di legumi. Via libera quindi a fagioli di soia (e nostrani), lenticchie e cereali integrali.