18 aprile 2024
Aggiornato 05:00
Terapie naturali

L’osteopata scelto da 10 milioni di italiani e il 90% è soddisfatto del trattamento

Sempre più osteopatia nella salute degli italiani, questo il risultato di un’indagine che svela come oltre un italiano su tre si rivolga all’osteopatia, su consiglio del medico, per risolvere problemi muscolo-scheletrici

Osteopatia sempre più diffusa in Italia
Osteopatia sempre più diffusa in Italia Foto: Shutterstock

ROMA – La conoscono e la usano l’osteopatia gli italiani. E così, se uno su tre la conosce, sono ben 10 milioni i connazionali che si rivolgono all’osteopata per risolvere dolori e problemi muscolo scheletrici. E il 90% di coloro che scelgono l’osteopatia – spesso su consiglio del proprio medico o di uno specialista – si dicono soddisfatti dei risultati.

Un’indagine rivelatrice
A fotografare la situazione ‘osteopatia’ in Italia è l’indagine demoscopica ’’Gli italiani e l’osteopatia’’, realizzata per il ROI, Registro degli Osteopati d’Italia dall’Istituto di ricerca Eumetra Monterosa, su un campione rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne. «I dati di questa prima Indagine sull’osteopatia in Italia – ha commentato Paola Sciomachen, Presidente del ROI – devono essere uno stimolo fortissimo per portare a termine il percorso, già approvato dal Senato e fermo alla Camera che, nell’articolo 4 del DDL Lorenzin, prevede il riconoscimento dell’osteopatia come professione sanitaria. I dati dimostrano che l’osteopatia è scelta e apprezzata da milioni di cittadini come sistema di cura ed è quindi già una professione radicata che deve essere riconosciuta».

Un riconoscimento dovuto
Il riconoscimento dell’osteopatia come professione sanitaria è previsto dall’art. 4 del DDL Lorenzin sulla riforma degli Ordini e le sperimentazioni cliniche. Il DDL Lorenzin, dopo essere passato al Senato nel maggio del 2016, è infine approdato alla Camera. Qui per ora è fermo, in attesa di essere approvato. Sono dunque più di due anni che il ROI e il suo Presidente sono impegnati nel tenere sotto controllo l’iter del processo di riconoscimento. In questa attesa, il ROI ha deciso di effettuare un’indagine demoscopica sulla professione di osteopata al fine di raccogliere dati oggettivi che potessero testimoniare quanto sia realmente diffusa l’osteopatia in Italia e incoraggiare così una decisione che per il ROI è urgente e necessaria – sia per la tutela dei professionisti che, ancora di più, dei cittadini.

Perché gli italiani scelgono l’osteopata
I dati raccolti dall’indagine hanno evidenziato quali sono i fattori che determinano la scelta dell’osteopata da parte degli italiani. Come accade spesso in ambito sanitario, è il passaparola il canale principale attraverso il quale si seleziona il proprio osteopata. Tuttavia, l’evidenza più interessante è che più di un terzo degli italiani che si rivolgono a un osteopata lo fa su consiglio dei medici stessi. Un dato di fatto che dimostra come l’osteopatia sia già una professione ‘integrata’ con le altre, in un sistema di cura che vede la salute del paziente al centro di un disegno che abbraccia e interessa più discipline. «Il ROI ha sempre sottolineato l’importanza di un’integrazione tra l’osteopatia e le altre professioni sanitarie, come già avviene quotidianamente nella pratica clinica – fa notare Sciomachen – L’osteopatia è una professione autonoma con un suo specifico approccio clinico al paziente e un proprio campo di intervento che riguarda la disfunzione somatica, di competenza esclusivamente osteopatica».

Cosa potrebbe diffonderla ancora di più?
Alla domanda su cosa potrebbe favorire il diffondersi dell’osteopatia, quasi un italiano su due ha indicato il riconoscimento ufficiale della professione. Ma anche la copertura dei trattamenti da parte del SSN (43%), alle detrazioni fiscali (21%) e alla copertura assicurativa delle cure (21%). Tutte condizioni che si potrebbero però realizzare solo a seguito del riconoscimento, e di cui oggi gli italiani non possono usufruire.

Maggiore chiarezza
Altro dato che emerge dall’Indagine è la necessità, da una parte, di maggiore chiarezza sui benefici delle cure osteopatiche (59% degli italiani) e, dall’altra, un interesse verso tutela e sicurezza: non a caso, oltre l’80% degli italiani dichiara di sentirsi più garantito se il professionista osteopata è iscritto a un’associazione. Per dunque aiutare quegli 8 italiani su 10 che soffrono di mal di schiena, la diffusione dell’osteopatia rende necessaria e improrogabile la sua regolamentazione. Gli esperti, infine, ricordano che l’osteopatia è particolarmente efficace su problemi come la lombalgia, così come dimostrano le ’’Linee Guida sulla lombalgia’’ pubblicate sul JAOA (Journal of American Osteopathic Association) nel 2010 e aggiornate nel 2016. Si attende pertanto la tanto attesa regolamentazione.