Minardi: Hamilton ha fatto un errore o un esperimento Mercedes?
I sospetti del fondatore dell'omonimo team sullo schianto di Lewis durante le qualifiche: forse si è trattato di una prova generale in vista della prossima stagione...
FAENZA – Grande successo di squadra Ferrari nel penultimo appuntamento del Mondiale di Formula 1 in Brasile: Sebastian Vettel vince, mentre Kimi Raikkonen è terzo. «Podio rosso con in mezzo Valtteri Bottas, che è stato forse la delusione di questo Gran Premio – racconta il nostro Gian Carlo Minardi – Gara fantastica, se andiamo a guardare i tempi e la rimonta di un Lewis Hamilton strepitoso, partito dai box ma capace di compiere parecchi giri a ritmo di qualifica e di battere più volte il record della pista. Ci fa pensare a quello che potrebbe essere il 2018: credo che sia demoralizzante per Bottas vedere la prestazione del suo compagno di squadra in confronto alla sua».
Errore veniale
Interlagos è stata piena di emozioni: «Non ci ha risparmiato colpi di scena, lotte tra i due piloti della Red Bull, nonché tra i due vecchietti Fernando Alonso e Felipe Massa che hanno fatto la gara con divari sempre inferiori al secondo – prosegue il fondatore dell'omonimo team – E abbiamo assistito anche a una qualifica in cui, per la prima volta, Hamilton ha commesso un errore. Non credo che sia così grande come i media hanno sottolineato: al contrario, mi pare sia stato accentuato da alcuni esperimenti che la Mercedes sta già provando in vista del 2018. Non ho gli strumenti per poterlo confermare o per andarlo a verificare, perché ci vorrebbero dei registratori sofisticati, ma qualche dubbio mi resta. Lewis è arrivato in quella curva toccando con la ruota posteriore destra il cordolo, che indubbiamente lo ha portato fuori traiettoria e quindi sullo sporco, per poi finire nelle barriere. È un errore, ma non così grande come ci hanno fatto credere». E ora spazio al gran finale: «Ci avviamo verso l'ultima gara del campionato: direi che gli otto punti di vantaggio che Sebastian Vettel ha conquistato oggi su Bottas dovrebbero tranquillizzarlo e metterlo al riparo per il suo secondo posto mondiale che è un ottimo risultato, dopo i risultati degli ultimi anni Ferrari. Andiamo ad Abu Dhabi, giochiamoci quest'ultima carta e vediamo se la Rossa può crescere ancora in vista del 2018».
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