Minardi: La Ferrari fa un passo indietro per paura
Ad Austin la Rossa ha evitato ulteriori rotture, ma per riuscirci ha dovuto pagare in termini di prestazioni: lo spauracchio era quello di perdere anche il secondo posto mondiale
FAENZA – Finalmente nel Gran Premio degli Stati Uniti si è interrotta la serie nera di rotture da parte della Ferrari, ma per ottenere questo risultato la Rossa ha dovuto pagare in termini di velocità: «Mancano tre Gran Premi alla conclusione di questo Mondiale che ormai, con sessantasei punti di vantaggio da parte di Lewis Hamilton nei confronti di Sebastian Vettel, credo che sia assegnato: la Mercedes ha conquistato il suo quarto titolo mondiale di fila – riassume il nostro Gian Carlo Minardi – C'è stata una reazione positiva da parte della Ferrari con questo secondo posto, anche se probabilmente per assicurarsi l'affidabilità ha dovuto fare un passo indietro sulle prestazioni».
Penalità rivedibile
Ha fatto discutere l'arretramento di Verstappen che si è visto sfilare il podio dai commissari a vantaggio di Raikkonen: «È stato un Gran Premio interessante: abbiamo visto dei sorpassi, una bella coreografia, tanta gente. E un grande Max Verstappen, che dalle retrovie è riuscito a risalire fino al terzo posto, prima di essere penalizzato – spiega il fondatore dell'omonimo team – Qui ci saranno senz'altro delle polemiche, sia per le sue esternazioni nel post-gara, sia perché è vero che i regolamenti vanno rispettati, ma se la terna di giudici fosse sempre la stessa durante l'anno le valutazioni sarebbero più uniformi e coerenti. Questa penalità è discutibile: le regole sono molto chiare e lui ha commesso un errore, andando oltre i limiti della pista per passare Raikkonen, ma probabilmente andava visto con un'ottica diversa».
Sguardo al futuro
Questi risultati, comunque, sembrano evitare la beffa peggiore: che il Cavallino rampante perda anche la piazza d'onore. «Ci avviamo verso il Messico con una Ferrari che ormai sta consolidando il secondo posto di Vettel nel Mondiale: probabilmente questo era lo spauracchio che negli ultimi giorni aveva aggredito il team Ferrari – conclude Minardi – Mi aspetto in qualifica un'altra lotta abbastanza serrata tra Hamilton e Vettel: purtroppo credo che non ci sia più niente da fare per il campionato, quindi bisogna concentrarsi a 360 gradi sul 2018».
- 04/11/2019 Bottas vince ad Austin, Hamilton campione. Verstappen duro: «La Ferrari ha smesso di barare»
- 02/11/2019 Vettel: «Speriamo di azzeccare tutto». Leclerc: «Hamilton più forte sul passo gara»
- 31/10/2019 Sebastian Vettel: «Austin? Pista adatta alla Ferrari, ma nulla è scontato»
- 26/10/2018 Raikkonen: «Inutile criticare Vettel per i suoi errori»