28 marzo 2024
Aggiornato 09:30
Il video-editoriale per il Diario Motori

Minardi: Anche in una giornata nera c'è qualcosa di positivo per la Ferrari

L'ex team principal getta uno sguardo ottimista anche sul GP del Canada che pure ha costretto fuori dal podio entrambe le Rosse: Vettel ha infatti salvato un quarto posto, mentre in analoghe condizioni Hamilton a Montecarlo era arrivato settimo. Punti che potrebbero pesare a fine stagione

MONTREAL – Il Gran Premio del Canada ha riportato la Mercedes al comando, con una perentoria doppietta che ha costretto le due Ferrari fuori dal podio: «Un Gran Premio che va analizzato molto attentamente – chiarisce il nostro Gian Carlo Minardi, ex team principal e fondatore dell'omonima scuderia – Favorevole alla Mercedes e sfavorevole alla Ferrari, ma è evidente che la lotta è ormai tra Lewis Hamilton e Sebastian Vettel, mentre le due seconde guide sono ormai tagliate fuori dalla corsa per il titolo. Hamilton strepitoso, con la sessantacinquesima pole position, grazie ad un tempo fantastico anche rispetto al suo compagno di squadra; e Vettel comunque si è difeso. Cosa sia successo in gara è di difficile interpretazione: anche seguendo l'evoluzione dei tempi, ci sono prestazioni altalenanti che possono essere state causate da un'imperfezione della vettura di Vettel, da un problema di cavo motore di Raikkonen, ma certamente anche da Hamilton che ha fatto quello che ha voluto durante la gara, permettendosi addirittura di parlare come se fosse al telefono con il team».

Bicchiere mezzo pieno
Ma non tutte le note al termine di questa domenica canadese sono comunque negative per il Cavallino rampante: «Di positivo cosa c'è? Che Vettel, in una giornata certamente non favorevole, ha portato a casa un quarto posto, mentre Hamilton, nella sua giornata non favorevole a Montecarlo, era arrivato settimo. Quindi i punti vanno a vantaggio del ferrarista. Siccome il Mondiale si giocherà su pochi punti alla fine dell'anno, almeno stando a come sono andate le cose fino ad oggi, è importante anche questa soluzione. Lasciamo lavorare tranquilla la Ferrari e vediamo cosa succederà a Baku».