28 marzo 2024
Aggiornato 09:00
Oggi la seconda giornata di gara nella pampa

Argentina spacca-macchine: le strade sassose fregano tutti tranne Evans

Una prima tappa del rally sudamericano piena di insidie: i sassi provocano rotture, uscite di pista e una pioggia di forature. L'unico a rimanerne indenne è il gallese della Ford, che vince sei prove speciali e comanda di ben 55 secondi

CORDOBA – A sorpresa è Elfyn Evans a dominare il Rally d'Argentina. E anche nettamente: grazie a sei vittorie consecutive di prova speciale, il gallese della Ford al termine della prima tappa vanta ben 55.7 secondi di vantaggio sulla vettura gemella di Mads Ostberg, tornato alla grande dopo due gare di assenza nonostante qualche piccolo errore dovuto a dei problemi ai freni. Il duo di testa ha approfittato delle posizioni di partenza piuttosto attardate, che hanno permesso loro di incontrare un percorso ormai pulito dai loro avversari e quindi più veloce. I big più attesi, al contrario, sono finiti tutti nella trappola delle insidiose stradine sassose della valle di Calamuchita. A partire da Thierry Neuville, frenato prima da una rottura all'ammortizzatore anteriore, poi da una foratura e infine dalla polvere che si è infilata nell'abitacolo da un buco della sua Hyundai e gli è finita negli occhi: nonostante questi fastidiosi inconvenienti, il belga è sul podio provvisorio a cinque secondi di ritardo da Ostberg. Stessa sorte per Sebastien Ogier, leader dopo la Superspeciale di giovedì, scivolato in un fosso e poi atterrato su una roccia dopo un salto, in modo talmente violento da piegare lo sterzo della sua Ford: attualmente è quarto. Due forature hanno colpito pure Ott Tanak, quinto, e Jari-Matti Latvala, sesto anche per colpa di un surriscaldamento al motore della sua Toyota. Ancora peggio è andata alla Citroen: Kris Meeke è stato sbalzato a lato della strada da un dosso, danneggiando irreparabilmente la sua C3, mentre anche Craig Breen si è dovuto ritirare rimanendo bloccato in quinta marcia. Oggi è in programma la tappa più lunga, con due giri identici da tre prove speciali di ben 160 km, nella pampa a nord-ovest del campo base di Villa Carlos Paz.