26 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Il video-editoriale per il Diario Motori

Corgnati: Vinales, Rossi, Lorenzo, Marquez... i piloti da seguire negli ultimi test

Maverick nel ruolo per lui inedito di favorito, con tutta la pressione che ne consegue. Valentino ha l'ultima chance per risolvere i suoi problemi. Jorge condannato a vincere sulla pista amica della Ducati. E Marc reduce da un infortunio

ROMA – Gli ultimi test pre-campionato che scattano domani in Qatar saranno un doppio esame: per le squadre che avranno la chance finale di mettere a punto le loro moto al meglio, e per gli osservatori che potranno misurare i valori in campo sulla pista dove è in programma il primo Gran Premio. E saranno un esame senza possibilità di riparazione, perché dopo solo una decina di giorni scatterà già il Mondiale e si comincerà definitivamente a fare sul serio. Occhi puntati, dunque, innanzitutto sulla Yamaha, con Maverick Vinales nel ruolo, per lui inedito, di favorito, almeno stando ai riscontri delle prove invernali viste finora: la pressione di essere diventato l'uomo da battere lo indurrà a commettere quegli errori che finora ha evitato, non essendo ancora mai caduto dalla sua M1? Il suo compagno di squadra Valentino Rossi avrà l'ultima chance di ricucire il distacco trovando un assetto della moto che si addica meglio al suo stile di guida, ma la storia ci insegna che darlo per vinto prima del tempo è sempre un errore madornale. Tanti i motivi per cui tenere d'occhio anche la Ducati. In primis per un Jorge Lorenzo il cui adattamento alla sua nuova moto è stato decisamente più tormentato di quello di Vinales, ma in secondo luogo anche perché la Desmosedici è l'unica a non aver ancora svelato le sue novità aerodinamiche, in un inverno in cui sono fiorite le doppie carene e le alette nascoste. Inoltre, quello di Losail è storicamente un circuito amico per la Rossa di Borgo Panigale, che sarà praticamente condannata a vincere: se non riuscisse a stare davanti nemmeno lì, uscirebbe subito dai candidati al titolo iridato. Infine la Honda, la più a posto di tutti, e non solo perché campionessa in carica: a Phillip Island non è andata solo veloce, ma sembra aver anche risolto quei problemi di gestione del motore che avevano fatto penare Marc Marquez a Sepang. Peccato che lo spagnolo sia caduto durante la giornata di collaudi in solitaria a Jerez, dislocandosi la spalla: l'infortunio si farà sentire alla ripresa delle ostilità?