20 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Formula 1 | Gran Premio di Gran Bretagna

La Ferrari non ha tempo per festeggiare: «Domenica ci aspetta una gara ostica»

In Austria, Vettel è tornato in testa al Mondiale. Ma questo weekend rischia di doversi di nuovo difendere a Silverstone, pista che premia l'aerodinamica

Sebastian Vettel al volante della sua Ferrari durante il GP d'Austria di F1 allo Spielberg
Sebastian Vettel al volante della sua Ferrari durante il GP d'Austria di F1 allo Spielberg Foto: Red Bull

MARANELLO – Il Gran Premio d'Austria, con il doppio podio e il controsorpasso iridato ai danni di Lewis Hamilton e della Mercedes, è già alle spalle. La Ferrari non si può riposare sugli allori, anzi, deve guardare avanti: perché questo weekend si subito torna in pista, in Inghilterra, l'ultima delle tre gare previste in calendario in altrettante settimane consecutive.

Conta il carico
Un circuito dove la Rossa colse il suo primo successo nel Mondiale, datato 1951 e opera di José Froilan Gonzalez, ma che negli anni più recenti non si è dimostrato particolarmente amico delle monoposto italiane: l'ultimo successo in terra di Albione, infatti, risale addirittura al 2011, quando alla guida c'era Fernando Alonso. Da allora, una vittoria della Red Bull e poi un lungo monologo Mercedes fin dal 2013. E la tendenza negativa per il Cavallino rampante nelle trasferte oltremanica rischia di ripetersi anche in questa edizione, avverte Maurizio Arrivabene: colpa delle caratteristiche tecniche del circuito che premiano particolarmente il telaio. «Sulla carta, Silverstone sembra una pista piuttosto ostica per noi – ha messo in chiaro il team principal della Scuderia ai microfoni di Sky Sport – Lì l'aerodinamica sarà molto importante, quindi si prospetta una gara difficile per noi, in cui dovremo restare concentrati».

Stati d'animo opposti
Se dunque la Ferrari affronta il Gran Premio di Gran Bretagna con un atteggiamento prudente e realista, non si può però dire lo stesso dei diretti rivali delle Frecce d'argento, che secondo Arrivabene hanno cantato vittoria troppo presto, in occasione dell'introduzione delle novità aerodinamiche lo scorso fine settimana in Austria. «Ascoltate me che ho un po' di anni – ha commentato il manager bresciano – Quando si grida troppo, si parla troppo, bisogna stare attenti in Formula 1, perché si viene smentiti. Puoi portare un pacchetto interessante di sviluppi ma, magari, poi scopri che si surriscalda troppo e allora devi accostare e fermarti». Proprio come è accaduto domenica a Hamilton e al suo compagno di squadra Bottas. La squadra di Maranello, come detto, è invece reduce da un positivo doppio podio con Kimi Raikkonen davanti a Sebastian Vettel, che sono stati lasciati liberi di duellare sportivamente e correttamente, senza imporre gerarchie interne: «La decisione era di lasciarli correre, perché Raikkonen ha lottato per tutta la gara e lo ha fatto anche Vettel – ha concluso Arrivabene – Quindi, non c’era l'intenzione di imporre nessun ordine di scuderia, assolutamente. Riguardo ai ragazzi, dico che si è parlato tanto, lasciateli in pace: lasciate divertire Leclerc e lasciate guidare Raikkonen, che è stato un campione del mondo».