Martin mette la freccia ad Assen: vittoria e leadership mondiale
Quarta vittoria stagionale per lo spagnolo del team Gresini, che nonostante un piede malconcio a causa di una caduta nelle libere, porta a casa 25 punti
ASSEN – Nel tempio del motociclismo mondiale arriva la quarta vittoria stagionale per Jorge Martin, che nonostante un piede malconcio a causa di una caduta nelle libere del venerdì e ancora zoppicante, porta a casa 25 punti importantissimi per la rincorsa al titolo mondiale della classe leggera. L’alfiere del Team Del Conca Gresini Moto3 prova subito a scappare in avvio scattando dalla pole, viene ripreso da altri quattro piloti, e solo a tre giri dalla fine, complice forse un po’ di indecisione tra i suoi avversari, prende l’iniziativa e trova il vantaggio decisivo per tagliare per primo il traguardo olandese. 105 punti totali per il pilota di Madrid (frutto di quattro vittorie e un undicesimo posto) che torna anche leader del Mondiale con la sfortunata caduta di Bezzecchi nel finale. «Era l’obiettivo reale – esulta Martin – Volevo un gruppo minimo davanti e sono riuscito nel mio intento. Ho atteso tranquillo per gran parte della gara, avevo un problema col freno anteriore e non potevo fare sorpassi nelle frenate dure, ma a quattro giri dalla fine nessuno voleva tirare, e da un monitor sulla pista mi sono accorto di avere McPhee dietro di me che già aveva faticato nei giri precedenti e ho deciso di tirare. Mi spiace sinceramente per Bezzecchi, quando faccio io zero spero che nessuno ne sia felice. È ovvio che è meglio essere leader che dietro di 23 punti, e vogliamo andare in pausa da leader, quindi al Sachsenring ci sarà da provare a ripetersi».
Di Giannantonio deluso
Gara incolore invece per Fabio Di Giannantonio: l’italiano fatica a trovare velocità tra le curve di Assen e perde presto il treno del primo gruppo. La nona posizione non può essere soddisfacente per il numero 21 che è sempre in corsa per il Mondiale (ora a 14 punti dal compagno di squadra). «È andata male – afferma il Diggia – Sono convintissimo che si può fare molto di più. Sono partito per stare con i primi ma nei primi giri ad ogni rettilineo perdevo due decimi. Il primo gruppo nemmeno a parlarne, ma poi riuscivo a superare chiunque e venivo inesorabilmente ripreso sul dritto. Non sono contento e il Sachsenring sarà un appuntamento altrettanto tosto con tanti saliscendi. Non sappiamo se sia un problema di stazza o di aerodinamica, sappiamo che dobbiamo trovare una soluzione per non fare la stessa fine in Germania».