19 marzo 2024
Aggiornato 05:30
MotoGP

Lorenzo provoca ancora Valentino Rossi: «Mi copiava». Ma lui lo difende

Jorge torna a riaccendere la rivalità con il suo ex compagno di squadra, accusandolo di averlo spiato ai tempi della Yamaha. Invece Vale, a sorpresa, lo sostiene

Jorge Lorenzo e Valentino Rossi ai tempi in cui erano compagni di squadra in Yamaha
Jorge Lorenzo e Valentino Rossi ai tempi in cui erano compagni di squadra in Yamaha Foto: Michelin

ROMA – Anche a distanza, ovvero ora che non condividono più lo stesso box in Yamaha, continua il confronto tra i due storici avversari Valentino Rossi e Jorge Lorenzo. E a riaccenderlo è stato lo stesso Por Fuera, con una serie di rivelazioni esplosive contenute nel suo ultimo libro «Lo que aprendí hasta los 30», ovvero «Quello che ho imparato fino ai trent'anni». A pubblicare alcuni estratti dal volume, in questi giorni, è stato il quotidiano sportivo spagnolo Marca, anticipando delle frasi destinate inevitabilmente a gettare benzina sul fuoco mai sopito della sua rivalità con il Dottore.

Spioni nel box
Le dichiarazioni in questione di Por Fuera si riferiscono in particolare all'anno 2013, quando il fenomeno di Tavullia tornò alla squadra dei Diapason dopo i due anni negativi in Ducati. E le accuse di Lorenzo nei suoi confronti sono pesanti: nientemeno che di avergli voluto rubare i suoi segreti nella preparazione fisica. «Rossi era appena tornato in Yamaha e la scuderia voleva che migliorasse i suoi risultati – si legge nella biografia del campione maiorchino – Così venni a conoscenza del fatto che il mio preparatore atletico, Antonio Casciani, si era riunito con Rossi ed il suo allenatore a Tavullia. Penso che abbiano parlato dei miei metodi di allenamento e così ho deciso di interrompere il mio rapporto con Casciani. Valentino aveva cominciato ad allenarsi con moto identiche a quelle che utilizzavo io a Gerno, facendo inoltre esercizi similari. E comunque, sarà stato un caso, o forse no, ma Rossi ha cominciato a essere più competitivo». Ma il presunto spionaggio del numero 46 nei confronti del suo vicino di box non si sarebbe fermato qui: anzi, avrebbe riguardato anche la moto. «Valentino mi copiava e sospettavo che Maio (Meregalli, il team manager, ndr) gli riferisse tutte le informazioni delle mie riunioni tecniche – prosegue Jorge – Potevo accettare che mi copiasse la messa a punto prima di ogni gara, ma quello era troppo. Quindi ho chiesto che Meregalli smettesse di assistere alle mie riunioni a seguito di ogni test. Non la prese bene».

La comprensione di Vale
Queste parole che faranno discutere, guarda caso, sono uscite proprio pochi giorni dopo che Valentino Rossi ha invece difeso pubblicamente il suo ex compagno e rivale. A margine dell'ultimo Gran Premio ad Austin, infatti, il pesarese ha speso parole lusinghiere nei confronti dell'iberico, spiegando di comprendere molto bene la situazione difficile in cui si trova in Ducati, per averla vissuta lui stesso durante i due anni neri passati alla Rossa. «È una situazione difficile perché è molto frustrante, almeno io l'ho vissuta così – ha commentato Rossi – Bisogna credere in se stessi e trovare le giuste motivazioni per andare avanti. Lorenzo è un pilota molto forte e mi aspetto che a Jerez migliori. Quanto al futuro, non so: deve decidere lui».