15 marzo 2024
Aggiornato 06:00
MotoGP

Persino Lorenzo se la prende con Marquez: «Va punito severamente»

Con lui fu protagonista del famigerato biscotto, eppure anche per Jorge stavolta il suo connazionale ha passato il segno: «Ora dipende tutto dagli arbitri»

Jorge Lorenzo nel box della Ducati
Jorge Lorenzo nel box della Ducati Foto: Ducati

ROMA – Persino Jorge Lorenzo attacca Marc Marquez. Il campione maiorchino, pur in passato compagno-rivale di Valentino Rossi e protagonista del famigerato biscotto del 2015 con il Cabroncito, ha comunque stigmatizzato il comportamento del suo connazionale nel corso dell'ultimo Gran Premio d'Argentina, accusandolo di un eccesso di aggressività nella guida. «Marquez è un pilota super, ha vinto quattro degli ultimi cinque titoli, ma penso che si sarebbe potuto evitare tutto questo se avesse ricevuto delle sanzioni più severe – ha commentato Por Fuera durante il programma televisivo El Hormiguero, del quale era ospite per presentare il suo terzo libro – Io stesso, nel primo anno in 250 (era il 2005, ndr) ero un pilota abbastanza kamikaze. Ero molto aggressivo e, quando vedevo un varco, tentavo sempre di entrare. Nel Gran Premio del Giappone stavo lottando per la seconda posizione con Dani Pedrosa ed Alex De Angelis e volevo arrivare secondo a tutti i costi. Ho toccato Dani in una curva e in quella successiva ho cercato di superare entrambi, facendo cadere De Angelis. La direzione gara mi ha penalizzato, ho dovuto saltare un Gran Premio e, da quel momento in poi, non sono stato più pazzo o kamikaze. Qualsiasi pilota non vuole saltare una gara, così come qualsiasi giocatore di calcio non vuole saltare una partita dopo un cartellino rosso. Dipende tutto dagli arbitri della MotoGP».

La voce del padrone
Insomma, il pilota della Ducati chiama in causa le istituzioni del Motomondiale, che finalmente (a due settimane di distanza dal fattaccio) hanno pensato bene di far sentire la loro voce. Il presidente della Federazione motociclistica internazionale, Vito Ippolito, ha infatti promesso un giro di vite: «Stiamo lavorando per perfezionare il regolamento in modo da far sentire ai piloti che sopra di loro c'è una autorità. Non devono sentirsi abbandonati a loro stessi». Il numero uno federale, infatti, ha criticato il comportamento di entrambi i campioni coinvolti nelle polemiche successive alla gara di Rio Hondo, richiamandoli all'ordine: «Non ci è piaciuto che Marc abbia detto che continuerà a guidare come ha sempre fatto, così come non ci è piaciuto quel post sui social di Valentino in cui ha scritto 'una gara difficile distrutta da un pilota pericoloso'. Non bisogna fomentare gli animi dei tifosi. Si devono calmare tutti e due».