19 aprile 2024
Aggiornato 06:00
MotoGP

Il boss Ezpeleta non condanna Marquez: solo un richiamo per lui e per Rossi

Di fronte al fattaccio del GP d'Argentina, l'amministratore delegato della Dorna sospende i giudizi: «Valentino è molto arrabbiato, Marquez si sente frustrato»

ROMA – L'amministratore delegato della Dorna, Carmelo Ezpeleta, ha convocato Marc Marquez e Valentino Rossi in occasione del prossimo Gran Premio di Austin, in Texas, per discutere di quanto avvenuto in Argentina, con l'entrataccia dello spagnolo nei confronti del pilota di Tavullia e le scuse rifiutate, con tanto di accuse («Quando c'è lui io ho paura»), da parte dell'italiano. A lasciare perplessi sono però le parole del patron del circus a due ruote, che suonano come un'assoluzione nei confronti del Cabroncito: «Rossi è molto arrabbiato e Marquez si sente frustrato, li capisco entrambi, la situazione in cui si trovano. Io non ho parlato con nessuno dei due, non è il momento. Il gioco psicologico è importante e deve essere rispettato – ha dichiarato don Carmelo ai microfoni di Radio Marca – Discuterò con i piloti ad Austin, venerdì prossimo, alla commissione per la sicurezza e lì parleremo di tutto. Vorrei che partecipassero entrambi: Marquez c'è sempre, Rossi quasi sempre. Sono cose che accadono, la rivalità è grande. Marquez era superiore agli altri, ha fatto quello che ha fatto e non è compito mio giudicarlo».

Se ne lava le mani
L'atteggiamento di Ezpeleta, insomma, appare decisamente troppo pilatesco: il boss si limita a dare un colpo al cerchio e un colpo alla botte, richiamando entrambi i protagonisti. Anche se non si capisce bene quale richiamo si sarebbe meritato Valentino Rossi, così come non si capisce quale frustrazione psicologica si potrebbe addurre a proposito Marc Marquez, quasi a giustificare il suo comportamento. Persino rispetto all'anomala procedura di partenza per il quale è stato consentito a Marquez di prendere il via dalla propria casella sulla griglia di partenza, invece che in ultima posizione dalla corsia dei box, Ezpeleta non condanna il campione del mondo in carica: «Da due anni, dopo quanto accadde a Sepang nel 2015, l'organizzazione è cambiata. Non è più Dorna a nominare i commissari, ma Irta (l'associazione dei team, ndr) e Fim (la federazione motociclistica internazionale, ndr). Siamo fuori dagli organi che decidono le sanzioni, ed è logico così».

(da fonte Askanews)