18 aprile 2024
Aggiornato 23:00
MotoGP | Gran Premio d'Argentina

Agostini, la leggenda italiana contro Valentino Rossi: «Marquez non va squalificato»

Il campione più vincente nella storia del Motomondiale si schiera con lo spagnolo sull'incidente di domenica in Argentina: «Ha già pagato durante la gara»

Valentino Rossi sulla griglia di partenza del Gran Premio d'Argentina di MotoGP
Valentino Rossi sulla griglia di partenza del Gran Premio d'Argentina di MotoGP Foto: Michelin

ROMA – C'è un campionissimo, per giunta italiano, la cui lettura sul contatto tra Marc Marquez e Valentino Rossi nell'ultimo Gran Premio d'Argentina è nettamente in controtendenza rispetto a quella degli altri nostri connazionali. È nientemeno che Giacomo Agostini, il pilota più titolato nella storia del Motomondiale, che si è espresso contro la proposta di squalifica al Cabroncito. «Marquez ha sbagliato e si è scusato, speriamo non lo faccia più – ha dichiarato il quindici volte iridato ai microfoni di Radio 24 – Però non deve essere squalificato, è stato già punito in gara. Se squalifichiamo ogni volta, allora non corriamo più. Questo vale per tutti: penso a Iannone che ha buttato a terra Dovizioso due anni fa, allora andava squalificato, ma così non corre più nessuno».

Abbassare i toni
Mino, insomma, si schiera nettamente sul fronte opposto a quello del Dottore, anche commentando le sue forti accuse al rivale spagnolo, he bolla come esagerazioni dettate dal nervosismo del dopo-gara. «Non è vero, come dice Rossi, che Marquez punta alla gamba dei piloti: ora sono tutti un po' nervosi e tutti stanno esagerando – ha proseguito Agostini – Quello che è successo ieri tra Marquez e Rossi è successo a tutti, è successo a me, è successo a Valentino Rossi, è successo sempre in questa gara anche a Zarco, che ha buttato fuori Pedrosa. Io ricordo che quando correvo, soprattutto in Inghilterra, appena frenavo mi passavano in quattro: uno sopra, uno sotto, uno a destra, uno a sinistra. C'è sempre stata una lotta così, naturalmente è sempre giusto avere rispetto, è sempre giusto non buttare la gente a terra».

Bastava la pazienza
L'unica critica che il fuoriclasse bresciano rivolge al suo successore catalano riguarda semmai il fronte strategico: «È stato stupido, lo dico da amico – ha proseguito ai microfoni di Virgin Radio – Li stava mangiando tutti, poteva anche aspettare la curva successiva che forse si preparava meglio al sorpasso, mentre lui pensava di starci dentro ma non ce l'ha fatta. Non lo voglio difendere, ma bisogna vedere anche la situazione: la tensione che c’è, non sei lucido come seduto su una scrivania». Quanto al tentativo di Marquez di presentarsi al box di Valentino per porgergli le sue scuse: «Sono momenti difficili, appena terminata la gara hai ancora l'adrenalina a mille. Forse era meglio aspettare un quarto d'ora, venti minuti in più, forse si calmavano le acque, però se non ci fosse andato lo avrebbero criticato lo stesso».