29 marzo 2024
Aggiornato 09:30
MotoGP | Gran Premio d'Argentina

Il venerdì è tutto della Honda: Marquez è già imprendibile

Monologo della casa di Tokyo nelle prove libere: il campione del mondo in carica rifila quattro decimi ai primi avversari, che sono i suoi compagni di marca

La Honda di Marc Marquez nella corsia dei box della pista di Termas de Rio Hondo
La Honda di Marc Marquez nella corsia dei box della pista di Termas de Rio Hondo Foto: Michelin

TERMAS DE RIO HONDO – Il verdetto del venerdì di prove libere del Gran Premio d'Argentina è chiaro: c'è solo la Honda. Nel caso di Marc Marquez, ce lo si poteva anche aspettare: del resto, da quando si corre a Termas de Rio Hondo, il Cabroncito ha fatto l'en plein di quattro pole position su quattro, e sembra ben messo per conquistare domani anche la quinta di fila. Oggi, nonostante qualche incertezza in corsia dei box, l'ennesima caduta sventata e uno scontro sfiorato con Vinales, infatti, il campione del mondo in carica ha chiuso davanti a tutti, e senza avversari: il suo vantaggio è stato infatti di ben quattro decimi. «È stata una buona giornata per noi – ha confermato lo spagnolo – Quando abbiamo iniziato stamattina, la pista era piuttosto scivolosa e abbiamo fatto un po' di fatica, ma la situazione era la stessa per tutti i piloti, e poi l'asfalto si è gradualmente pulito. Nel pomeriggio, la seconda sessione è stata un po' strana perché le condizioni erano piuttosto variabili, ma in generale siamo riusciti a svolgere un buon lavoro con l'assetto della moto, facendoci un'idea piuttosto chiara. Era importante iniziare bene il Gran Premio d'Argentina, ma ora aspettiamo di vedere come proseguiremo, perché c'è una buona possibilità che le cose cambino molto nei prossimi due giorni. È possibile che incontreremo una pista molto diversa alla domenica, che richiederà un assetto differente, perciò dovremo mantenere la concentrazione e continuare a lavorare sodo per essere pronti alla gara».

Podio monopolizzato
Ma a ribadire l'assoluto controllo della casa di Tokyo sul circuito argentino ci pensano anche il pilota satellite Cal Crutchlow (anche lui vanta un buon palmares su questa pista) e l'altro ufficiale Dani Pedrosa, che proprio all'ultimo respiro si è portato sul gradino più basso del podio provvisorio, dopo aver comandato la sessione del mattino. «La pista qui è sempre piuttosto scivolosa al primo giorno, e questo rende le prime prove libere un po' più complicate – spiega Pedrosa – Le parti che sono state riasfaltate sembrano migliorate, hanno meno sobbalzi, ma l'asfalto era ancora troppo sporco per comprendere davvero come sarà l'aderenza. Stamattina abbiamo lavorato sulle gomme, cercando di trarre il massimo dalle condizioni asciutte, perché le previsioni meteo per il resto del weekend non sono positive. Abbiamo iniziato bene la giornata, ma nelle condizioni variabili del pomeriggio non siamo riusciti a completare il lavoro che avevamo previsto. Vedremo come sarà il meteo domani e continueremo a lavorare per domenica». Gli avversari sono già avvisati.