29 marzo 2024
Aggiornato 11:00
Formula 1

Motore che vince... si cambia: è rivoluzione in Mercedes

Attenta Ferrari: per non perdere il suo vantaggio in termini di potenza, la casa di Stoccarda ha studiato una totale rivisitazione del suo propulsore 2018

La monoposto della Mercedes nel suo box
La monoposto della Mercedes nel suo box Foto: Mercedes

BRACKLEY – La Mercedes che scenderà in pista in questa stagione, per difendere il quarto titolo mondiale consecutivo conquistato nel 2017, sarà spinta da un motore profondamente rivisto. «Praticamente tutto nuovo – preannuncia il responsabile dei motoristi della casa di Stoccarda, Andy Cowell, in un'intervista rilasciata al sito specializzato internazionale Motorsport – Ha subìto diversi aggiornamenti durante la stagione e abbiamo delle idee per aumentarne la potenza, riducendo gli attriti e le perdite elettriche».

Vietato fermarsi
Nonostante il propulsore tedesco sia diventato stabilmente il punto di riferimento a partire dall'inizio dell'era dei V6 ibridi, datata 2014, infatti, le Frecce d'argento continuano a spingere lo sviluppo a pieno regime su ogni fronte, proprio per riuscire a mantenere quel vantaggio tecnico e prestazionale che è stato messo sotto attacco dalla Ferrari nel passato Mondiale. «Ogni volta in cui si costruisce un motore o si studia un aggiornamento si impara sempre qualcosa – prosegue l'ingegner Cowell – Si congela il progetto, si svolge tutto il lavoro, si compiono le prove al banco, si va a correre e in ogni tappa di questo viaggio si apprendono delle lezioni che però non si possono incorporare in quella fase, a meno di corrompere in modo fondamentale la qualità. Questo è intensamente frustrante. Perciò dobbiamo assicurarci di avere una cultura dell'apprendimento: osservare, imparare, riflettere e poi ricordare in modo da accumulare molte idee fino a quando arriverà il momento di mettere insieme il successivo progetto. Alcune di queste ti danno un grosso vantaggio, per esempio nel processo di combustione, nella riduzione degli attriti, nei nuovi materiali più affidabili; altre piccoli, marginali, cinque millesimi di secondo alla volta. E poi delle volte si rimane sorpresi: quando si pensa che prendendo una direzione si guadagni due cavalli e invece li guadagni andando nella direzione opposta. C'è comunque sempre un margine di miglioramento. Bisogna continuare a sperimentare ed è fondamentale disporre di un banco prove sofisticato, con sensori incredibili e una buona metodologia di test, in modo da identificare subito questi miglioramenti e portarli avanti». La Rossa, insomma, è già avvisata...