28 marzo 2024
Aggiornato 22:00
Formula 1

La Ferrari che verrà: Marchionne svela quando (e come) nascerà l'auto 2018

Al consueto pranzo pre-natalizio con la stampa, il presidente della Rossa fissa uomini e strategie per il prossimo Mondiale: «Lotteremo ancora per il titolo»

Il presidente della Ferrari Sergio Marchionne
Il presidente della Ferrari Sergio Marchionne Foto: ANSA

MARANELLO – La nuova macchina vedrà la luce solo il prossimo 22 febbraio, con l'ormai consueta presentazione online che precederà il primo collaudo a Barcellona, con una giornata dedicata alle riprese promozionali, e l'inizio dei test invernali dal successivo lunedì. Ma gli uomini e la strategia della Ferrari che verrà li ha già espressi chiaramente il presidente Sergio Marchionne nel suo tradizionale pranzo pre-natalizio con la stampa. «Considerando da dove siamo partiti nel 2016, abbiamo compiuto passi da gigante – ha dichiarato il numero uno della Rossa – Ma la seconda parte di stagione è stata imbarazzante è spiacevole, le gare asiatiche un calvario. Escludendo quelle, Vettel avrebbe vinto il Mondiale. Fino a metà stagione la Mercedes è stata quasi sprovveduta. Poi, dopo l’estate, è tornata infallibile come in passato: un fastidio. Il secondo posto non è un bel risultato: nella prossima stagione mi aspetto molto di più da questa squadra. Possiamo sistemare i conti».

Organigramma
Marchionne non ha esitazioni a definire gli obiettivi della sua scuderia nell'anno che sta per iniziare: «Non ho alcun dubbio che saremo competitivi per il titolo anche nel 2018. Quest’anno abbiamo avuto problemi al banco con l’ultimo sviluppo del motore e il progetto non è mai andato in pista: potevamo fare molto di più. Questo ha portato anche a dei cambiamenti nella struttura tecnica. Sassi poteva tornare nell’area Gt, ma ormai era troppo attratto dalla F1, e forse lo vedremo altrove (probabilmente alla Mercedes, ndr). Ma, come è successo per l’aerodinamica, anche in questo settore saranno liberate forze nuove». Il nuovo progettista del propulsore sarà infatti Corrado Iotti, un altro giovane talento che ha fatto carriera a Maranello come l'aerodinamico Enrico Cardile. L'altro cambiamento nella struttura tecnica della squadra riguarderà l'ingegnere di pista Diego Ioverno, che passerà ad altre mansioni interne mentre i suoi precedenti ruoli saranno svolti da Jock Clear.

Presente e futuro
E poi ci sono i piloti: ormai una certezza, errori a parte. «Vettel in certi momenti sembra davvero un meridionale: questione di carattere – prosegue il manager italo-canadese – Ma è un ragazzo che studia molto se stesso e credo abbia imparato: nel 2018 non dovremmo più vedere la sua parte meridionale. D’ora in poi, con una macchina competitiva, la responsabilità è sua. Raikkonen? A volte è un piacere vederlo guidare, altre non si riconosce. Dobbiamo trovare la vite giusta per farlo rendere al meglio: sarebbe un peccato se chiudesse la carriera l’anno prossimo senza dimostrarlo. Il dopo Kimi sarà un giovane: ci sono grandi talenti in giro come Leclerc, Verstappen, Giovinazzi».

Nessun bluff
Il discorso di Marchionne si è concluso rinnovando la minaccia di uscire dalla Formula 1 se il braccio di ferro con la nuova proprietà del campionato, l'americana Liberty Media, non dovesse dare risultati soddisfacenti nella definizione del nuovo regolamento: «La cosa che mi da più fastidio è che li ci sia un uomo d’esperienza come Ross Brawn che sta cercando strade contro il Dna della F1. Fare auto tutte uguali e motori semplici ed economici è come la Nascar, a noi non interessa. Semmai il vero problema è che mancano i sorpassi e servirebbero gare più avvincenti. Se volete saperlo, le regole attuali le butterei tutte: ma dobbiamo trovare un equilibrio sulle decisioni per il futuro che soddisfino tutti, e credo che faremo in tempo. Altrimenti la Ferrari andrà via. Se credono che stiamo bluffando, scherzano con il fuoco: nel rinnovo del contratto con Liberty c’è la possibilità di svincolarsi, al contrario del Patto della Concordia, e credo che la Ferrari abbia la forza per trascinare anche altri in un campionato alternativo».