19 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Formula 1

Arrivabene si sbottona: «Cosa invidio alla Mercedes»

A fare la differenza a sfavore della Ferrari nel Mondiale appena concluso, secondo il team principal, è stata la mentalità, l'abitudine a vincere dei tedeschi

Il team principal della Ferrari, Maurizio Arrivabene
Il team principal della Ferrari, Maurizio Arrivabene Foto: Ferrari

ROMA«Per la Mercedes il primo posto non è un evento, è un'abitudine. Lo deve diventare anche per noi in futuro. Siamo su una tendenza di crescita, ma resta il fatto che quest'anno non siamo stati ancora abbastanza forti da vincere il campionato». Parola di Maurizio Arrivabene. Il solitamente taciturno team principal della Ferrari stavolta si sbottona un po' di più, tanto da identificare un elemento ben specifico che ha contribuito a far perdere il Mondiale alla Scuderia e a farlo vincere alle Frecce d'argento: la mentalità vincente. «Se non rispetti un team che ha vinto gli ultimi quattro titoli mondiali consecutivi, allora chi devi rispettare? – ha proseguito il manager bresciano ai microfoni della rivista specializzata austriaca Speed Week – Per me, il loro grande punto di forza sta nell'organizzazione. Forse è anche l'abitudine a vincere che fa la differenza. A volte quando conquisti la pole position ti esalti, ma stare davanti, in qualifica o in gara, dovrebbe essere il risultato naturale del nostro lavoro».

Grattacapi conclusivi
Nonostante Sebastian Vettel abbia mantenuto la testa della classifica per tutta la prima metà del campionato, insomma, i suoi rivali tedeschi si sono rivelati più forti, mentre gli errori del pilota e i problemi di affidabilità della macchina hanno fatto crollare improvvisamente tutte le chance della Rossa: «Vedo la stagione come un bicchiere d'acqua – sintetizza il numero uno sportivo di Maranello – Verso il giro di boa, il bicchiere era mezzo pieno, ma poi abbiamo sprecato tutta l'acqua che ci rimaneva per sciogliere le pasticche contro il mal di testa a fine anno. Abbiamo lavorato bene e non ci siamo mai arresi, questo per me è l'aspetto positivo, ma le cose non sono girate a nostro favore. La Mercedes ha meritato la vittoria. Noi dobbiamo lavorare più duramente: sappiamo che cosa abbiamo bisogno di fare per il futuro».