26 aprile 2024
Aggiornato 00:30
MotoGP

Dovizioso a 360°: dal 2018 al rapporto con Valentino Rossi

Si sta per concludere un anno indimenticabile per il pilota Ducati, quello della definitiva consacrazione: ecco il suo bilancio finale

Andrea Dovizioso in sella alla Ducati in griglia di partenza
Andrea Dovizioso in sella alla Ducati in griglia di partenza Foto: Ducati

ROMA – Quello che si avvia alla conclusione è un anno che Andrea Dovizioso non dimenticherà facilmente. Il 2017 è stato il campionato della sua esplosione definitiva, della sua consacrazione tra i mostri sacri della MotoGP, iniziato lontano dai favori del pronostico e concluso a lottare per il titolo iridato fino all'ultima gara. Inevitabile, dunque, che quando gli si chiede un bilancio finale il pilota forlivese della Ducati si metta a sorridere: «Sono davvero contento della mia squadra – ha raccontato Desmodovi ai microfoni di Rai Radio 1 – Vedo che tutti i membri del team sono stati molto felici quest’anno. Abbiamo ottenuto buoni risultati nei test di novembre e ora abbiamo tutto sul tavolo. Sarà molto difficile sradicare le nostre debolezze per il 2018. Ma sappiamo esattamente dove mettere la leva e dove migliorare. Essere stati lì fino alla fine è stato davvero bello. Vuol dire che abbiamo lavorato bene, siamo riusciti ad essere competitivi per tutta la stagione e a impensierire Marc Marquez, il pilota che sta facendo la differenza. Ci siamo tolti delle belle soddisfazioni. Forse la gara più bella per me è stata Silverstone, perché non eravamo i più veloci, ma abbiamo adottato una strategia perfetta e mi sono messo al posto giusto al momento giusto».

Barriera intorno a Vale
Il ducatista è convinto che le prestazioni che è stato capace di realizzare in questa stagione non siano state un fuoco di paglia, ma il risultato di un autentico salto di qualità, che lo porterà a mantenere lo stesso livello di competitività anche in futuro. «Non ho dubbi che me la potrò giocare anche nel 2018 – sostiene Andrea – Poi vincere è un’altra cosa, e bisognerà viversela al momento. Però avendo una buona base, se lavori bene e conosci i difetti della moto e del team puoi fare la differenza. Ci mancano delle cose, non siamo completi, però non vedo degli avversari a posto su tutto in questo momento. Il prossimo anno ce la giocheremo di sicuro». Il giornalista Nico Forletta ha poi stuzzicato Dovizioso anche sul suo rapporto con il collega e connazionale Valentino Rossi, registrando una certa distanza tra i due, non priva di rammarico: «Con Valentino non ho mai avuto un rapporto così stretto, non perché ci sia mai stato qualcosa tra di noi, ma perché lui è troppo importante, quindi si è dovuto isolare, creare una barriera, circondarsi di un suo gruppo. Questo è il modo migliore per vivere come lui, perché la sua vita è ingestibile. Se non fai parte dell’Academy o della Vr46 è difficile avvicinarsi, non perché lui crei dei problemi, ma perché c’è troppa gente che vorrebbe vivere con lui. Ed è un peccato perché, senza questi aspetti, credo che potremmo essere molto amici perché abbiamo una vera passione per la competizione e per le moto».