28 marzo 2024
Aggiornato 12:30
Auto

Settant'anni fa nasceva il primo furgone moderno: Citroen Tipo H

Il capostipite del veicolo commerciale come lo conosciamo oggi fu lanciato al Salone di Parigi 1947 dal marchio francese, e venne prodotto fino al 1981, vendendo quasi 500 mila esemplari

ROMA – Il veicolo commerciale come lo conosciamo oggi è nato nella seconda metà degli anni Trenta. Lo ideò Citroën, come al solito in anticipo rispetto ai tempi. Il marchio francese aveva una buona esperienza in questo campo perché i suoi primi commerciali cominciarono ad uscire catene di produzione poco dopo il lancio della Type-A, avvenuto nel 1919. Erano piccoli furgoncini derivati da vetture di serie sfruttando la formula del telaio-piattaforma, che permetteva di modificare facilmente e velocemente la forma della carrozzeria. Non erano però adatti a carichi importanti: per questo Citroën mise in produzione veri e propri camion, di tutte le dimensioni, sino ad arrivare addirittura a veicoli industriali a trazione integrale, che furono largamente usati anche in Indocina.

Gli albori dei veicoli commerciali
Nel 1936, tuttavia, la squadra che aveva progettato la Traction Avant e che stava già lavorando sulla futura 2CV, rivoluzionò la formula del classico furgone commerciale, che continuava ad utilizzare la parte anteriore ed il telaio di vetture di serie di più grosse dimensioni e cilindrata. Innanzitutto scelsero la trazione anteriore per eliminare il tunnel di trasmissione ed ottenere un piano di carico più basso e regolare possibile; poi spostarono il motore sotto la cabina, per ridurre la lunghezza complessiva, eliminando il muso e massimizzando la lunghezza del vano di carico. Nasceva così nel 1939 quello che può essere considerato a tutti gli effetti il primo furgone commerciale moderno: era il Tub (Traction Utilitaire Basse, ovvero furgone a trazione anteriore con piano di carico basso), seguito nel 1941 dal Tuc, che però non entrò in produzione a causa dello scoppio della seconda guerra mondiale. Nel 1947, al Salone di Parigi debuttò la versione ripensata e ricarrozzata del Tuc. Denominato Tipo H, aggiungeva un ultimo elemento ad un progetto già all’avanguardia: la modularità.

Fino agli anni '80
Il furgone Tipo H, infatti, era disponibile come telaio e cabina, come furgone corto, medio o lungo, normale o rialzato, con motori benzina di 1600 e 1900 cm3 di cilindrata e persino con due Diesel di fabbricazione Perkins o Indenor. Versioni con sospensione posteriore idropneumatica garantivano un eccezionale comfort per utilizzi come ambulanza o per il trasporto di carichi molto fragili. In breve, il Tipo H divenne popolare in tutta Europa. Nel nostro Paese Citroën Italia ne curò direttamente la vendita e la personalizzazione per una clientela importante e variegata. La carriera del Tipo H è stata eccezionalmente lunga. Prodotto dal 1947 al 1981 in quasi cinquecentomila esemplari, vive oggi una seconda giovinezza come mezzo ideale (e ricercatissimo) nell'allestimento food-truck o come veicolo pubblicitario, grazie al suo fascino unico ed inconfondibile.