20 aprile 2024
Aggiornato 11:00
MotoGP | Gran Premio di Valencia

Valentino Rossi, con questa Yamaha il 7° posto è già un'impresa

Il Dottore è in terza fila: colpa di un errore all'ultima curva del suo giro, ma soprattutto degli enormi limiti della M1 2017. Tanto che Maverick Vinales è stato eliminato al primo turno

Valentino Rossi in sella alla sua Yamaha nelle qualifiche di Valencia
Valentino Rossi in sella alla sua Yamaha nelle qualifiche di Valencia Foto: Yamaha

VALENCIA«Di solito non si può essere tanto contenti di una settima posizione, ma alla fine, visto come andavamo...». È costretto ad accontentarsi, Valentino Rossi. Ad accontentarsi della consapevolezza di avere tratto il massimo da una Yamaha in forma scandalosa, tanto da aver centrato all'ultimo respiro il passaggio del turno alla fase finale delle qualifiche. «Abbiamo migliorato un po' il feeling e il bilanciamento – spiega il Dottore – Il mio ultimo giro era perfetto, ma poi sono arrivato troppo forte all'ultima curva, altrimenti avrei potuto centrare anche la seconda fila, che era il nostro obiettivo. Il problema è il passo gara, che non è niente di speciale. Cercheremo di lavorare stanotte per migliorare ancora un po', ma sarà una corsa lunga e dura». Purtroppo, con l'ultimo modello della M1, nato male fin dall'inizio, non è più una novità: «Con questa moto non mi sono trovato mai a mio agio, fin dai primi test invernali – ribadisce il fenomeno di Tavullia – Abbiamo provato a fare di tutto, a volte ci sembrava di intravedere una luce in fondo al tunnel, ma poi nella gara successiva ci riperdevamo. Non abbiamo risolto molto, anche ora che siamo all'ultimo GP, e anzi su questa pista soffriamo tantissimo, non ho la fiducia per spingere al 100%».

Senza via d'uscita
Ancora più deluso e arrabbiato è il suo compagno di squadra Maverick Vinales, che nonostante i suoi sforzi è rimasto fuori dalla corsa alla pole position. E si presenta in conferenza stampa con gli occhi del pianto: «Cos'è successo? È meglio che lo chiedete alla Yamaha...». La ragione della debacle è indubbiamente tecnica, se è vero che oggi Top Gun ha girato ben un secondo più lento rispetto ai suoi primi eccezionali test del novembre scorso: «L'assetto è sbagliato, e per quanto abbiamo provato a modificarlo la moto non frena e non gira – lamenta lo spagnolo – Da essere sempre primo per buona parte della stagione ora mi ritrovo a non entrare nei primi dodici. Come pilota questo è molto frustrante, ora sta al team: non è normale, spero che sulla nuova moto cambi tutto perché così non funziona e sono preoccupato. La mia motivazione è sempre la stessa, se avessi i mezzi sarei sul podio, ma mentalmente è stata una stagione molto difficile: a volte stavo davanti senza spingere al 100%, invece qui all'ultima gara ho spinto al massimo per ottenere un buon risultato e fatico a fare il tredicesimo posto».

A passo di gambero
A parte confidare in un improbabile miracolo nella gara di domani, non resta dunque che pensare già al futuro, alla prossima stagione. Che comincerà martedì prossimo, con i test post-gara: «Ho parlato molto con i giapponesi e mi pare che ora la situazione sia chiara anche per loro – prosegue Vale – Speriamo che qualcosa migliori sulla nuova moto». Altrimenti, non resta che tornare al passato: «Per me riprovare il telaio dell'anno scorso non sarebbe una cattiva idea, perché no?», la butta lì il nove volte iridato. Anche perché, ancora una volta, oggi il vecchio modello si è dimostrato più efficace del nuovo, come dimostra il secondo posto in griglia di partenza di Johann Zarco. Il francese non sembra credere più di tanto nella superiorità della sua versione 2016: «L'anno prossimo vedremo se le mie prestazioni dipendevano dal mezzo o da me – punge il pilota satellite – Non so se mi toccherà quella moto, ma ho fiducia nella Yamaha: i giapponesi sono molto analitici, difficilmente fanno stupidaggini. In fondo, se ci fossero stati tanti problemi, Vinales non sarebbe terzo in classifica e Valentino quarto». Come a dire che la stagione della casa dei Diapason, in fondo, non è stata così disastrosa? Gli risponde Rossi: «La solita vecchia questione del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto... Sì, abbiamo portato a casa quattro vittorie e tanti podi, ma per me non è stata una buona annata. Il nostro potenziale è molto migliore di così».