19 aprile 2024
Aggiornato 15:30
MotoGP

Stoner è convinto: «Avrei potuto battere Marquez»

Il Canguro non ha mai incrociato le ruote in pista con il campione spagnolo, ma è sicuro che in caso contrario lo avrebbe sconfitto. Come cercherà di fare Dovizioso domenica a Valencia

Casey Stoner
Casey Stoner Foto: Ducati

MILANO – Con l'attuale dominatore della MotoGP, Marc Marquez, l'ex campione Casey Stoner non si è incontrato mai. Quando il Canguro decise di appendere il casco al chiodo alla fine della stagione 2012, ad appena 27 anni, infatti, il Cabroncito era ancora in Moto2, e solo nella stagione successiva compì il grande salto nella categoria regina, raccogliendo il testimone della Honda proprio dall'australiano. Quello tra questi due fenomeni moderni delle due ruote, dunque, resta un confronto impossibile, che in pista non si è consumato ma che fa fantasticare gli appassionati. Chi dei due avrebbe vinto, se avessero potuto correre l'uno contro l'altro? Stoner ha le idee chiare: «La gente mi chiede sempre se lo avrei potuto battere e ci sono tante prove per dire di sì – si dice convinto il collaudatore della Ducati, intervistato dalla Gazzetta dello Sport – Ho vinto contro Jorge, Valentino, Dovizioso e tutti loro lo hanno battuto. Per cui non c’è motivo per dire che non ci sarei riuscito anche io. E come Dovizioso ora, avrei lottato con lui per il titolo». Una lotta che ora il suo compagno di marca Desmodovi cercherà di condurre in porto questo weekend nel Gran Premio di Valencia: «Difficile ma non impossibile. Andrea e la Ducati dovranno solo concentrarsi su vincere la gara, non preoccuparsi di altro. Dal lavoro fatto nel test, la moto ha il potenziale giusto».

Nessun dietrofront
Quanto a lui, il 32enne non si è pentito della sua scelta di ritirarsi dalle corse, tanto da aver più volte rinunciato a fare la sua apparizione come wild card sulla Desmosedici: «Sono un pensionato che fa il collaudatore – prosegue Casey – E uno molto, molto felice della sua vita. Sono contento di non dovere più avere a che fare con lo stress delle gare, mi godo la famiglia, giro in moto, mi alleno. Faccio sempre qualcosa. L’adrenalina delle gare? Non mi serve più. Ho cominciato a correre a 4 anni e avuto una carriera molto più lunga di tanti. Mi alleno in mountain bike, ho fatto una gara poco tempo fa, vado in kart, non mi annoio». Non corrispondono a verità, inoltre, le indiscrezioni di un suo presunto raffreddamento dei rapporti con la Rossa di Borgo Panigale: anzi, i piani per i suoi test nel 2018 sono già stati fissati. «Abbiamo già programmato il primo test nel 2018 (a Sepang a fine gennaio, ndr), poi vedremo a seconda dello sviluppo».