29 marzo 2024
Aggiornato 09:00
MotoGP | Gran Premio della Malesia

Valentino Rossi torna lą davanti: «Per la vittoria me la gioco»

Le difficoltą che la sua Yamaha ha incontrato ieri sembrano superate, almeno per ora. Il Dottore partirą quarto a Sepang e promette un'altra gara all'attacco come domenica scorsa

Valentino Rossi in sella alla Yamaha attraversa il traguardo di Sepang
Valentino Rossi in sella alla Yamaha attraversa il traguardo di Sepang Foto: Yamaha

SEPANG – Rieccolo. Dopo un venerdì interlocutorio, al sabato del Gran Premio di Malesia rispunta puntualmente fuori Valentino Rossi, che è riuscito a riprendersi in modo tanto rapido quanto brillante dalle difficoltà che aveva incontrato ieri in sella alla sua Yamaha. Più veloce di tutti nelle prove libere del mattino, il Dottore ha sfiorato la prima fila nelle qualifiche del pomeriggio, per poi accomodarsi sulla quarta casella della griglia di partenza (davanti al suo compagno di squadra Maverick Vinales). E riprendersi il suo posto a tavola tra i contendenti alla vittoria a Sepang: una battaglia che lui stesso preannuncia ancora tutta da giocare. «È stata una buona giornata, perché sono stato sempre piuttosto competitivo, da stamattina a oggi pomeriggio – racconta il fenomeno di Tavullia – Ma la lotta per la vittoria e il podio è molto, molto aperta, perché ci sono tanti piloti diversi che hanno un buon passo. Penso che Pedrosa, in particolare, su questa pista vada sempre molto forte. Ma anche Zarco è velocissimo e Dovi ha un passo grandioso: chi parte in prima fila può puntare alla vittoria. In seconda, io, Maverick, Lorenzo e sicuramente anche Marquez possiamo lottare: perciò ci sono tanti piloti molto forti. Io, sinceramente, vorrei fare la miglior gara possibile e cercare di salire sul podio: so che sarà molto dura, ma ci siamo e possiamo lottare, come a Phillip Island».

Rebus pneumatici
La sua M1 non la smette di fare i capricci, tanto che pure in questo weekend di gara la migliore di tutte è quella dell'anno scorso, affidata a Johann Zarco, secondo sullo schieramento. E lui e i suoi tecnici stanno avendo il loro bel da fare a trovare la messa a punto ideale: «Dobbiamo ancora lavorare, perché in alcune aree non sono molto contento del mio bilanciamento – ammette il nove volte iridato – Anche la scelta di gomme sarà molto importante, come in tante occasioni quest'anno: è tutto aperto, stavolta anche più del solito perché oltre che al posteriore non abbiamo un'idea chiara nemmeno sull'anteriore. Potremmo optare per la media o per la morbida, o addirittura per una combinazione delle due, e questo potrebbe fare la differenza. Perciò c'è da studiare, e da aspettare le condizioni meteo di domani: sembra che le previsioni siano peggiori rispetto ad oggi. Io mi auguro che rimanga asciutto».

Tra passato e futuro
Mentre si avvicina il momento dei bilanci di questa annata agrodolce, insomma, la magra consolazione per il numero 46 è che non sia stato tanto il suo infortunio, quanto i persistenti guai della sua moto, che ha cambiato invano ben cinque telai alla disperata ricerca di una via di uscita, a condizionare la sfortunata corsa al decimo Mondiale. «Anche senza la frattura non penso che il mio campionato sarebbe andato molto meglio – conclude Vale – Abbiamo avuto, anzi, io ho avuto troppi problemi durante questa stagione, e già prima di Silverstone dicevo che non ero abbastanza forte per puntare al titolo. Perciò, realisticamente parlando, anche se non mi fossi rotto la gamba, non avrei comunque vinto il Mondiale». Ci riproverà nel 2018, e forse anche dopo: «Cosa farò alla scadenza del contratto? Deciderò l'anno prossimo, dopo qualche gara».