19 marzo 2024
Aggiornato 07:00
MotoGP | Gran Premio d'Australia

Valentino Rossi scatenato: solo un «pazzo» Iannone gli nega il trionfo

Il Dottore spezza la sua serie negativa di quattro gare senza podi con una rimonta irresistibile nella sua Phillip Island. E avrebbe potuto anche prendere il vincitore Marc Marquez, se non fosse stato per un attacco garibaldino del Maniaco. Poco male, però, perché lui non si è tirato indietro...

Andrea Iannone in lotta con Valentino Rossi a Phillip Island
Andrea Iannone in lotta con Valentino Rossi a Phillip Island Foto: Michelin

PHILLIP ISLAND – Valentino Rossi è tornato, e alla grande. Ci pensa lui a spezzare la sua striscia negativa iniziata con la gamba rotta e proseguita con la crisi tecnica della sua Yamaha. E lo fa proprio su una delle piste che più lo esaltano, Phillip Island, grazie ad una rimonta che a suon di duelli e sportellate lo ha portato dalla settima posizione sulla griglia di partenza fino al secondo gradino del podio. Aveva la velocità addirittura per mettere nel mirino il vincitore Marc Marquez, il Dottore, se non fosse stato per il connazionale Andrea Iannone che, al ventunesimo giro, ha tentato una manovra garibaldina delle sue rischiando di buttarlo per terra, e facendogli perdere quegli 1.8 secondi che alla fine lo hanno separato dal grande rivale spagnolo. «Mi sono divertito molto, è stata una gara stupenda – esulta il fenomeno di Tavullia – Fin dall'inizio, nei sorpassi su Miller ed Espargaro, ho dimostrato un buon passo. Dopo c'è stato da lottare, in particolare con Zarco e dopo un po' con Iannone: due dei peggiori contro cui scontrarsi. Mi ricordo già nel 2015 lo scontro con Andrea, che mi battè all'ultimo giro: quindi ho dato il massimo. Io avevo azzeccato la giusta scelta di gomme e penso che avessi il potenziale per stare con Marquez fino alla fine, perché andavo forte: ma nel momento in cui ritenevo di essere nella posizione perfetta, Iannone è arrivato come un pazzo al tornante e Marquez è scappato via. Comunque, vincere sarebbe stato difficile, ma sono molto contento. Questo è un risultato importante per me, al termine di un periodo difficile, con la frattura alla gamba, e per tutto il gruppo della Yamaha».

Scontro generazionale
Ma quello del Maniaco non è stato l'unico sorpasso al limite visto durante la gara: nei giri iniziali, ad esempio, Zarco ha colpito la ruota posteriore di Marquez, e più tardi lo stesso pilota della Honda ha toccato Rossi alla Southern Loop. Il campionissimo 38enne, però, non vuole lamentarsi per questi eccessi di foga da parte dei suoi più giovani e arrembanti colleghi. Anzi, accetta la sfida, e con la sua guida determinata di oggi ha dimostrato che anche lui non ha certo perso il coraggio con l'età: «Va così, specialmente nell'ultimo periodo – spiega il nove volte iridato – Il livello di aggressività e di contatti durante la gara è aumentato molto, specialmente per via dei giovani piloti che sono arrivati dalla Moto2. Puoi pure arrabbiarti, ma non cambia niente: il gioco è questo e se vuoi giocare è così. È un po' più pericoloso, ma se non ci stai meglio rimanere a casa». Il premio per questa battaglia combattuta con il coltello tra i denti è stato prezioso: il suo primo podio dopo quattro weekend di assenza. «Sono contento perché sono stato competitivo e ho lavorato bene – conclude il numero 46 – Come tutti sono stato fortunato che le condizioni siano rimaste belle e si sia potuto assistere di sicuro alla miglior gara della stagione. Tutti coloro che si sono svegliati alle sette in Europa per guardarla non saranno rimasti delusi».