29 marzo 2024
Aggiornato 09:00
Formula 1 | Gran Premio degli Stati Uniti

Raikkonen si scatena: «La Ferrari può vincerle tutte»

Nel giorno del suo trentottesimo compleanno, Kimi abbandona il suo consueto stile algido per suonare la carica alla sua squadra alla vigilia della gara di Austin: «La velocità c'è: se non sbagliamo più niente, saremo vincenti in tutti i weekend. Continueremo a spingere fino all'ultimo giro dell'ultimo GP»

Kimi Raikkonen
Kimi Raikkonen Foto: Ferrari

AUSTIN – Altro che Iceman. Il Kimi Raikkonen che si presenta al via del Gran Premio degli Stati Uniti di questo weekend è ringalluzzito dal suo compleanno (proprio oggi spegne trentotto candeline), ma anche dalle prestazioni messe in mostra dalla sua Ferrari nelle ultime gare. Nonostante sbagli e guai vari le abbiano impedito di concretizzarla in risultati e in punti per il campionato del mondo (dove ora ha ben 59 lunghezze di ritardo in classifica piloti e 145 in quella costruttori), infatti, la competitività della SF70H è stata indubbia, persino migliore di quella della rivale Mercedes. Una buona base per far affermare al campione finlandese che la Scuderia ha il potenziale per emergere vincitrice da tutti e quattro i GP che mancano alla fine della stagione: USA, Messico, Brasile e Abu Dhabi. «Possiamo vincere ognuna delle ultime gare, purché facciamo tutto al meglio possibile – suona la carica ai suoi Kimi – Ci sono certe incognite: le piste sono diverse l'una dall'altra. Perciò affronteremo ogni weekend partendo da zero e dando il massimo per evitare errori e problemi».

Vietato sbagliare
La macchina, insomma, è in grado di giocarsela ad armi pari con tutti gli avversari: l'imperativo stavolta sarà di evitare di ripetere i guasti al motore, gli errori di guida e in generale i colpi di sfortuna che hanno compromesso le scorse tre trasferte asiatiche. «Non so cosa succederà, nessuno può saperlo – prosegue il finnico – Ma so che continueremo a spingere fino all'ultimo giro dell'ultima gara e vedremo in che posizione finiremo. Le ultime gare non sono state le migliori per noi, ma penso che se tutti i pezzi del puzzle vanno al loro posto la nostra velocità c'è: almeno questo è positivo».