Ferrari corre ai ripari: al controllo qualità arriva una donna
La striscia negativa di rotture di pezzi prodotti da fornitori esterni negli ultimi Gran Premi ha convinto Maranello a riorganizzare il reparto che si occupa delle verifiche. A dirigerlo, da oggi, sarà l'esperta spagnola Maria Mendoza, che già ha ricoperto lo stesso ruolo per i motori di serie del gruppo Fiat
MARANELLO – Lo aveva promesso per primo il presidente Sergio Marchionne, già dopo il primo flop in Malesia: «La qualità della componentistica non è al livello necessario per un'auto da gara: stiamo intervenendo». Poi lo aveva ribadito, più nel dettaglio, il direttore tecnico Mattia Binotto: «Stiamo considerando delle azioni pianificate per rafforzare il reparto qualità, tutto qui: a questo si riferiva il nostro presidente». L'imprevedibile bis in Giappone, ovviamente, non ha fatto altro che rendere ancora più urgente questa riorganizzazione interna alla Ferrari: a partire appunto dal dipartimento che si occupa di controllare i pezzi realizzati dai fornitori esterni. Proprio quelli che sono costati a Sebastian Vettel le qualifiche a Sepang e la gara a Suzuka, insieme ad una bella fetta del titolo mondiale: prima un collettore di alimentazione del turbo e poi la candela di un cilindro che si è rotta insieme alla bobina. Componenti da poche decine di euro (precisamente cinquantanove, nell'ultimo caso di domenica scorsa, secondo quanto ha rivelato lo stesso Marchionne), ma che possono avere un'influenza enorme sul risultato di monoposto costate milioni, se non vengono sottoposte ad adeguate verifiche prima di essere montate nei Gran Premi.
Dalla Fca
È così che a Maranello si è corsi subito ai ripari, individuando in fretta l'uomo che che avrà il compito di riorganizzare il reparto qualità. Anzi, la donna: si tratterebbe infatti (secondo quanto rivela il sito specializzato internazionale Motorsport) della spagnola Maria Mendoza. Esperta di metalli e componenti chimiche, una laurea in fisica e diversi master all'università di Saragozza, che fino a ieri si occupava in seno al gruppo Fiat, di cui fa parte dal 2012, proprio dei controlli sulle forniture esterne dei motori di serie. Insomma, una figura chiave, che conosce bene il tipo di lavoro che dovrà ricoprire nella Scuderia: finora lo ha svolto per le auto di produzione, ma anche di elevate prestazioni, come quelli della Maserati. Speriamo che questo ulteriore spruzzo di rosa nella Rossa possa servire a fare il necessario salto di... qualità.
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