Il ritiro non basta, Vettel sfiora anche la penalità
Se alzare bandiera bianca dopo soli quattro giri per il guasto a una candela del motore non fosse sufficiente a rendere la domenica di Suzuka una giornata storta, ci si mette anche l'ammonizione dei commissari per aver saltato l'inno nazionale: alla prossima sarà arretrato di dieci posizioni in griglia
SUZUKA – Oltre al danno, Sebastian Vettel ha rischiato anche la beffa. Non è bastato, infatti, il ritiro dopo soli quattro giri del Gran Premio di Suzuka, per un guasto a una candela del motore, a risparmiare al campione tedesco della Ferrari un'ammonizione da parte della Federazione internazionale dell'automobile. Il motivo? Il quattro volte iridato non ha partecipato alla cerimonia ufficiale dell'inno nazionale del paese ospitante, in questo caso il Giappone, come prevede il regolamento. Una semplice tirata d'orecchie, per ora, che però potrebbe avere conseguenze molto più gravi in futuro: se un pilota ne accumula infatti tre nel corso di una stagione, va incontro ad una penalità di ben dieci posizioni sullo schieramento di partenza.
Ultimo avvertimento
E Vettel è già a quota due: prima di quella di oggi, infatti, aveva ricevuto un'altra reprimenda dai commissari per aver tagliato la linea bianca in uscita dalla corsia dei box durante le qualifiche del Gran Premio di Montecarlo. Come dire: se ne combinerà un'altra nelle ultime quattro gare del Mondiale, l'arretramento in griglia sarà inevitabile. Proprio l'ultima cosa di cui la Rossa di Maranello ha il bisogno, in un momento già così difficile della stagione.
Anche Alonso
Ad essere finito sul taccuino dei cattivi oggi è stato anche l'ex ferrarista Fernando Alonso che, mentre si trovava in lotta per la decima posizione con Felipe Massa, già suo compagno di squadra al Cavallino rampante, non ha agevolato i doppiaggi dei leader. Al penultimo giro, quando alle sue spalle sono sopraggiunti Lewis Hamilton e Max Verstappen, la direzione gara ha esposto al pilota spagnolo della McLaren le bandiere blu, che equivalgono all'ordine di spostarsi e lasciar passare. Ma Nando ha obbedito solo una tornata più tardi. Per lui, comunque, questo è solo il primo cartellino giallo dell'anno: fortunato...
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