28 marzo 2024
Aggiornato 12:30
Formula 1 | Gran Premio del Giappone

L'incubo Ferrari è il sogno di Hamilton: «Noi siamo affidabili»

Grazie all'ennesima vittoria e al suicidio rosso di Suzuka, Lewis ora ha cinquantanove punti di vantaggio in classifica mondiale: «Non me lo sarei mai aspettato in una stagione così». Poi l'inevitabile punzecchiatura ai rivali: «Nella F1 di oggi non conta solo la velocità, bisogna che la macchina non si rompa»

SUZUKA – Stavolta le sue consuete provocazioni potrebbe anche lasciarle nel cassetto. Punzecchiare i rivali della Ferrari non servirebbe, quando sono stati loro stessi a suicidarsi, con l'ennesimo guasto al motore che ha messo fuori gioco Sebastian Vettel dopo soli quattro giri del Gran Premio del Giappone. «Potevo solo sognare un vantaggio del genere, dopo una stagione in cui la Ferrari mi ha messo così in difficoltà. È praticamente incredibile pensare che ci troviamo a questo punto», sorride Lewis Hamilton guardando la Rossa dall'alto in basso: nel podio di Suzuka, dove si accomoda sul primo gradino, ma soprattutto in classifica mondiale, dove ora vanta ben cinquantanove punti di vantaggio quando ne restano solo cento da assegnare. Merito di una Mercedes tornata subito in forma dopo le meno convincenti prove di Singapore e della Malesia, ma soprattutto rivelatasi indistruttibile. «Posso dire solo che è tutto merito del mio team – prosegue il campione anglo-caraibico – che ha svolto un lavoro fenomenale e meticoloso: per questo la nostra affidabilità è stata sempre a puntino». E qui una cattiveria all'indirizzo di una rivale troppo fragile gli scappa comunque. Forza dell'abitudine. «Ero emozionato all'idea di giocarmela con Seb qui, come lo ero nell'ultima gara, ma ovviamente lui è stato incredibilmente sfortunato – maligna ancora – Nel mondo della F1 di oggi dipende tutto dall'affidabilità, non solo dalla velocità in pista. Noi abbiamo dimostrato da molti anni di avere una piattaforma solida, di essere leader in quest'area. Merito di tutti i ragazzi in officina che mi forniscono una macchina con cui posso dimostrare la mia abilità. La strada è ancora lunga, ci sono ancora cento punti disponibili e tutto può succedere nella vita, ma io spero di poter continuare così».

Lotta con le Lattine
Con il nemico pubblico numero uno fuori gioco, al capolista non è rimasto che giocarsi la vittoria con le sempre più insidiose Red Bull: «Alla partenza ho fatto un po' pattinare le gomme, ma quando ho visto Vettel dietro di me ho capito di avere tutto sotto controllo – racconta Hamilton – Max ha guidato in modo incredibile e non mi ha reso la vita facile: le Red Bull sembravano veloci sul passo gara, come noi lo siamo in qualifica. Stavo cercando di fare il ritmo e di amministrare le gomme, visto che la pista non è mai stata così calda per tutto il weekend. Loro si sono avvicinati molto un paio di volte, ma io sono comunque riuscito a tenerli dietro. Come sul finale, con la virtual safety car: alla ripartenza le gomme erano fredde e non è stato facile risvegliarle, specialmente quando sono rimasto bloccato dietro a Massa ed Alonso. Non avevo mai visto la sua macchina così grande negli specchietti». Poco male, perché Lewis, anche stavolta, non ha comunque perso la freddezza. E soprattutto l'affidabilità.