20 aprile 2024
Aggiornato 13:00
Automobilismo

Imbattibili Vesco-Guerini: il GP Nuvolari è loro per la settima volta

La coppia bresciana sulla Bmw 328 del 1939 prevale anche in questa edizione, la ventisettesima, stavolta per due soli centesimi di secondo sull'equipaggio italo-argentino Tonconogy-Ruffini su Bugatti Type40 del 1927. Un'annata da incorniciare per loro che hanno vinto anche la Mille Miglia

MANTOVA – Con la vittoria assoluta dell'equipaggio n.84 di Andrea Vesco e Andrea Guerini - Special Team Eberhard, si è conclusa la 27esima edizione del Gran Premio Nuvolari partita il 15 settembre da Mantova. La coppia colleziona così il sesto titolo consecutivo (sette vittorie in totale) nella corsa in onore di Tazio Nuvolari dopo aver vinto nel 2017 anche la Mille Miglia. Con un testa a testa con l'equipaggio italo-argentino formato da Juan Tonconogy e Barbara Ruffini alla guida di una Bugatti Type40 del 1927, classificatosi al secondo posto, la coppia bresciana, ha conquistato il gradino più alto del podio con la Bmw 328 del 1939 per soli 2 centesimi di secondo. Terzo equipaggio classificato, dopo un grande recupero, il n.39 di Belometti-Vavassori con una Fiat 508 Balilla Spider Sport del 1932.

Rivali agguerriti
Dei 300 equipaggi ufficialmente partiti per affrontare i 1050 km di percorso, ben 256 hanno tagliato il traguardo dopo aver attraversato città come Urbino, Arezzo, Siena, Ferrara, passando anche per gli autodromi di Modena e Misano. «Quest'anno è stata veramente durissima – ha commentato il vincitore Andrea Vesco – e ce la siamo giocata proprio fino all'ultima prova. Negli anni abbiamo collezionato tanti successi, ma vincere una gara così difficile anche con una vettura diversa dalla nostra Balilla e con un coefficiente più basso è per noi una soddisfazione immensa»«Siamo bresciani – ha aggiunto Guerini – ma per noi 'il Nuvolari' è la gara di casa, completamente diversa dalla Mille Miglia sia per durata di percorso che per il calcolo dei punteggi. Gli argentini ci hanno dato davvero filo da torcere. Grazie all'eccellente lavoro dell'organizzazione la corsa è diventata sempre più internazionale e gli avversari sempre più temibili».

(Fonte: Askanews)