19 aprile 2024
Aggiornato 20:30
Formula 1 | Gran Premio di Singapore

Venerdì nero per la Rossa, la Ferrari illude e delude: «Ma domani...»

Ci si aspettava l'exploit su una pista amica, invece Kimi Raikkonen ha chiuso nono le prove libere e Sebastian Vettel addirittura undicesimo, anche per colpa di una toccata contro il muro. Ma guai a farsi prendere dal panico prima del tempo: «Vedrete, troveremo il giusto assetto e torneremo là davanti»

SINGAPORE – Sul circuito cittadino di Marina Bay si sono accese le luci dei riflettori per la prima giornata di prove libere del Gran Premio di Singapore. Nel box della Ferrari, invece, è rimasto il buio pesto. Aveva illuso, Sebastian Vettel, avvicinandosi nel primo turno del pomeriggio ad appena un decimo dalla Red Bull di un Daniel Ricciardo in gran palla. Ma, quando è scesa la sera e le condizioni sono diventate le stesse che si incontreranno domani in qualifica e domenica in gara, il tedesco è rimasto bloccato all'undicesimo posto. E anche il suo compagno di squadra Kimi Raikkonen non è andato molto meglio: nono. Non proprio il venerdì che si prevedeva, dalle parti di Maranello, su una pista che, con il suo andamento stretto e tortuoso, pareva disegnata apposta per l'agile SF70H.

Errori di guida
Il weekend del Cavallino rampante, insomma, è cominciato con la zampa sbagliata, va detto con onestà. Ma, altrettanto lucidamente, bisogna riconoscere che non c'è motivo di farsi prendere dal panico, e non solo perché, dopotutto, si tratta di prove libere. Quel tempo che ha confinato Vettel a ben 2.2 secondi di distacco dalla vetta, infatti, non è frutto della reale velocità della vettura, ma piuttosto degli inconvenienti incontrati dal campione ferrarista durante i suoi tentativi sul giro secco. Il primo è stato rallentato per colpa di una Sauber che ha fatto da tappo; il secondo addirittura abortito per una toccata contro il muro alla curva 10. E qui tocca a Seb fare mea culpa: «Non è stato ideale perdere il controllo della macchina nel mio secondo tentativo – riconosce il quattro volte iridato – Se non fossi finito fuori pista sarei sicuramente andato più forte, eppure sono stato molto fortunato che i danni riportati siano stati leggeri e che ho potuto proseguire. Per noi è stata una sessione impegnativa, il bilanciamento non c'era, e di conseguenza non mi trovavo a mio agio al volante. Non sono ancora soddisfatto, ma penso che la nostra macchina abbia il giusto potenziale». Insomma, si può (e si deve) fare di più. A partire dalla ricerca di quell'equilibrio meccanico che oggi è sfuggito dalle mani per tutto il giorno, nonostante le modifiche che i tecnici hanno tentato di applicare alla macchina, purtroppo invano. «Abbiamo provato a seguire un paio di strade diverse – rivela Seb – Non sono sicuro che siano quelle giuste, ma vedremo cosa si può fare domani. Non è la prima volta in cui facciamo fatica al venerdì, eppure sono piuttosto sicuro che domani saremo là davanti. Chiaramente entrambi non siamo stati così contenti oggi e dobbiamo migliorare, ma c'è abbastanza tempo davanti a noi per studiare i problemi e trovare una soluzione».

Sguardo a domani
Nelle parole del suo vicino di box Raikkonen si ritrovano la stessa frustrazione, ma anche la stessa fiducia in vista del sabato: «In generale è stata una giornata difficile, in cui molte cose non tornavano – dichiara il finlandese – Abbiamo tanto da lavorare per trovare l'assetto giusto, che è l'elemento più importante in chiave gara. Non è stato esattamente l'inizio che ci aspettavamo, ma guardiamo avanti: sono sicuro che potremo migliorare. Non è la prima volta che ci succede, e comunque è solo venerdì. Domani è un altro giorno». E, se perfino Iceman si lascia andare ad una nota di ottimismo, vuol dire che forse bisogna crederci davvero.