25 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Auto

Nuovo record per Montoya... ma su una macchina stradale!

L'ex pilota di Formula 1 raggiunge la massima velocità della sua carriera: 420 km/h. Non su una monoposto, ma sulla Bugatti Chiron, supercar da 1500 cavalli prodotta in soli cinquecento esemplari. È accaduto mentre stabiliva il primato di accelerazione da 0-400 km/h e frenata, in appena 42 secondi

ROMA – Un nuovo record mondiale. La Bugatti Chiron, supercar da 1500 cavalli, è stata in grado di accelerare da fermo a 400 km/h e poi frenare nuovamente fino a bloccarsi in appena 42 secondi: il tempo minore mai realizzato per questa manovra da un veicolo di serie. Questo primato è stato ottenuto da Juan Pablo Montoya: una vecchia conoscenza della Formula 1, vincitore di sette Gran Premi tra il 2001 e il 2005 con Williams e McLaren. «Quando guidi per la prima volta questa macchina prendendotela comoda, non puoi immaginare quanto sia potente – ha raccontato il 41enne pilota colombiano – Ma non appena apri l'acceleratore, senti il turbo che si attiva e tutta la coppia viene erogata, senza fermarsi. È come una curva di potenza lineare verso la felicità. Così incredibilmente veloce da togliere il fiato, e la frenata è almeno altrettanto impressionante. La macchina è stabile e costante».

Più veloce di un'auto da corsa
Ma non è finita qui: anzi, si tratta solo del primo passo verso il nuovo record mondiale di velocità per una macchina di serie che la Bugatti intende stabilire nel 2018 (battendo i 431,072 km/h raggiunti dalla Veyron 16.4 Super Sport nel 2010). Sarebbe un'altra pietra miliare nella storia della Chiron, che ha debuttato l'anno scorso in serie limitata di soli cinquecento esemplari, trecento dei quali sono già stati venduti. Intanto, Montoya (che ha deciso di non indossare il consueto abbigliamento con la tuta e il casco) ha già migliorato il suo record personale di velocità: se con una monoposto da IndyCar Series aveva raggiunto i 407 km/h, con la Chiron ha sfondato il muro dei 420. «Ed è stato davvero incredibile vedere che non è servita la preparazione complessa che dobbiamo compiere nelle corse: è stato tutto piuttosto facile, sono semplicemente salito e ho guidato. Incredibile. Spero che la Bugatti mi inviti anche per tentare il primato di velocità, in ogni caso mi terrò libero quel giorno», conclude.