Ferrari, a Spa inizia il mese più duro (e cruciale)
Tra le Ardenne e Monza la Rossa affronterà in successione due dei circuiti che si preannunciano più ostici (e amici della rivale Mercedes). Per evitare disastri bisognerà dunque evitare errori, e puntare tutto sulle ultime novità tecniche
SPA-FRANCORCHAMPS - Da una parte la Ferrari, che sulle piste lente e tortuose si è finora rivelata praticamente imbattibile (come dimostrano le doppiette di Montecarlo e Budapest). Dall'altra la Mercedes, che invece dà il meglio sui tracciati veloci (vedi il dominio di Silverstone). Le caratteristiche tecniche delle due monoposto rivali sono talmente ben delineate che, anche in un Mondiale così combattuto e dunque imprevedibile come quello di quest'anno, si possono comunque azzardare delle previsioni piuttosto attendibili basate sulla natura dei singoli circuiti. Pronostici che dicono come, sulla carta, le prossime due tappe in Belgio e in Italia dovrebbero agevolare le Frecce d'argento, che poi saranno costrette a giocare in difesa nei successivi appuntamenti per tornare a fare l'andatura solo nelle ultime due trasferte di Brasile e Abu Dhabi. Messa così, sembrerebbe che i duellanti possano contare su quattro piste amiche a testa, con una sostanziale parità annunciata a Sepang.
In contropiede
È per questo che, paradossalmente, per giocarsi il titolo le due squadre non si potranno limitare a vincere sui terreni favorevoli, ma dovranno per forza limitare i danni e raccogliere più punti possibili in quei Gran Premi dove partono alla rincorsa. Un compito che alla Ferrari spetta già a partire da questo fine settimana, quello di Spa-Francorchamps, che conclude le ferie estive. Un autodromo profondamente diverso da quell'Hungaroring che, un mese fa, mandò in vacanza Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen sulle ali dell'entusiasmo. Stavolta, infatti, i ferraristi si dovranno confrontare con lunghi tratti rettilinei a pieno gas, dove il motore e l'efficienza aerodinamica della Mercedes faranno la differenza, con la possibilità di rimontare solo nell'intermedio centrale più guidato. A Maranello, dunque, sanno bene quanto questa gara (e la successiva casalinga di Monza, dalle peculiarità simili) rappresenti uno snodo cruciale della stagione: non bisogna concedere troppo margine ai rivali, se non si vuole veder svanire gran parte del vantaggio in classifica faticosamente accumulato finora.
Novità ingegneristiche
Dunque, quella che si presenterà al via del fine settimana belga sarà una SF70H rinnovata proprio per riuscire a dare il meglio anche su questa pista, dove il suo grande carico aerodinamico e l'agilità del suo passo corto contano fino a un certo punto. E l'arma in più su cui punta la Rossa per recuperare il divario nei circuiti veloci sta nel retrotreno: un diffusore rinnovato unito a nuovi scarichi, che debutteranno proprio questo weekend. Così i progettisti della Scuderia completeranno quello sviluppo del fondo vettura che hanno dovuto studiare dopo il GP d'Austria, quando il giro di vite introdotto dalla Federazione sulla flessibilità di questa componente aveva tolto alla monoposto italiana uno dei principali punti a favore con cui era nata. Questo ultimo aggiornamento tecnico dovrebbe quindi definitivamente aggirare l'ostacolo introdotto a stagione iniziata. Il resto dovrà farlo in corso d'opera il muretto: evitando con cura qualsiasi errore, che potrebbe costare particolarmente caro, e studiando una strategia che metta in difficoltà gli avversari tedeschi. Dalla sua, la Ferrari ha un treno di supersoft in più scelto alla vigilia e soprattutto l'imprevedibile meteo delle Ardenne, che con i suoi continui scrosci di pioggia potrebbe ribaltare i valori in campo annunciati.
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