19 marzo 2024
Aggiornato 07:30
Ci prova la manager Sabine Kehm a proteggere la sua privacy

Nuove bufale su Michael Schumacher: su Facebook circolano notizie false

Gli sciacalli dell'informazione non lasciano in pace la leggenda della Formula 1. Negli ultimi giorni è stato dato grande risalto sui social network all'articolo di un grande giornale italiano secondo cui Schumi sarebbe uscito dal coma e parlerebbe con i figli: una news che in realtà risale al 2014 e mai confermata

Michael Schumacher ai tempi in cui era pilota della Ferrari
Michael Schumacher ai tempi in cui era pilota della Ferrari Foto: Ferrari

ROMA – Con le pensose critiche alle fake news che circolano indisturbate su Internet vengono riempite quotidianamente paginate intere dei grandi giornali italiani: come a dire che lorsignori, dall'alto del loro blasone, non si abbasserebbero mai a fare cose del genere. Eppure, se è vero che la rete è spesso piena anche di spazzatura, a riversarcela non esitano nemmeno i siti delle testate più note. Che spesso, così, diventano appunto a loro volta produttori di fake news o, per dirla semplice, di bufale. Quel che è peggio, poi, è che pur di pubblicare questi falsi e di acchiappare qualche click in più sulle proprie pagine i colleghi giornalisti in questione non mostrano rispetto nemmeno per i personaggi più amati dal grande pubblico mondiale e che si trovano ora in situazione di grande difficoltà. Il caso più noto, nonché l'ultimo in ordine di tempo a finire vittima di questo perverso meccanismo, è quello di Michael Schumacher.

Notizie vecchie e farlocche
Tutti noi sappiamo bene quanto la leggenda della Formula 1 sia ancora nel cuore di tanti milioni di tifosi in tutto il mondo, nonostante abbia abbandonato le corse ormai da cinque anni e da oltre tre stia combattendo con le lesioni riportate nel gravissimo incidente sugli sci del dicembre 2013. Tanto che, per sfruttare l'affetto e l'interesse degli appassionati nei suoi confronti, c'è chi continua a pubblicare regolarmente aggiornamenti sulle sue condizioni di salute, anche quando di aggiornamenti reali non ce ne sono. È il caso della notizia pubblicata dal sito ufficiale di uno dei principali quotidiani italiani e rilanciata negli ultimi giorni con grande risalto in tutti i social network, nella quale si leggeva: «Michael Schumacher è uscito dal coma, comunica e parla con i figli». Peccato che non fosse vero niente: o meglio, l'articolo risaliva al 2014, quando in effetti Schumi era uscito dal coma, ma il fatto che fosse (o sia tuttora) in grado di parlare non è mai stato confermato dalle fonti ufficiali e dirette.

La condanna
Un vero e proprio atto di sciacallaggio mediatico, insomma, da parte di chi ha cercato di spacciare notizie vecchie e di dubbia provenienza per vere e aggiornate. E chi, purtroppo, ci è cascato, alimentando in buona fede le sue false speranze, è stato invece solamente preso in giro. Non si tratta del primo caso di questo tipo: ancor più grave è quello della rivista tedesca Bunte, che aveva sostenuto che il sette volte iridato fosse in grado di alzarsi e di fare qualche passo, seppur con l'assistenza dei suoi terapeuti. Per questo articolo la testata teutonica è stata condannata dal tribunale di Amburgo a pagare 50 mila euro di risarcimento. «Purtroppo, siamo stati costretti da un recente articolo apparso sulla stampa a chiarire che l'affermazione che Michael potrebbe camminare di nuovo è falsa – ha risposto seccamente la sua storica portavoce e manager Sabine Kehm – Questa speculazione è irresponsabile, perché data la gravità delle sue condizioni, la privacy è molto importante per Michael. Purtroppo queste false notizie danno anche false speranze a molte persone coinvolte». Una frase che anche alcuni giornalisti italiani dovrebbero tenere bene a mente.