20 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Il due volte iridato vuole un posto in un top team

Fernando Alonso al centro del mercato: se lo contendono Ferrari e Mercedes

Il contratto del fuoriclasse asturiano scadrà a fine stagione, proprio quando la Rossa avrà di nuovo liberi entrambi i suoi sedili. L'interessamento reciproco con Maranello non è stato smentito, ma ora anche il team principal delle Frecce d'argento, Toto Wolff, corteggia Nando

Fernando Alonso
Fernando Alonso Foto: McLaren

ROMA – Lui, adesso, si trova a decine di migliaia di chilometri di distanza. È negli Stati Uniti, precisamente a Indianapolis, dove si sta preparando per «the greatest spectacle in racing», il più grande spettacolo delle corse, come gli americani chiamano la leggendaria 500 Miglia. Eppure, al di qua dell'Atlantico, nella vecchia Europa cuore della Formula 1, tutti parlano di Fernando Alonso. Il due volte campione del mondo è la pedina centrale di un mosaico del mercato piloti che sembra più movimentato che mai, grazie al fatto che a fine anno scadranno i contratti di quasi tutti i piloti più importanti: i due della Ferrari, Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen, e il secondo della Mercedes, Valtteri Bottas. Ma, per una curiosa coincidenza, al termine della stagione 2017 anche lui, Alonso, si ritroverà svincolato. Libero dai legami con la McLaren, che non gli ha saputo garantire una monoposto competitiva, e con tanta voglia di inseguire il suo terzo titolo iridato prima di appendere il casco al chiodo.

Due ipotesi
Ed è così che i top team sono già pronti per fare a gara ad assicurarsi i servigi di uno dei fuoriclasse più amati, oltre che più stimati, di tutto il circus. Di un rinnovato interessamento reciproco con la Ferrari si è già parlato nel corso del weekend del suo Gran Premio di casa in Spagna: lo stesso Nando non ha smentito, confermando dunque almeno che l'astio seguito al suo brusco divorzio da Maranello è ormai svanito, e la Rossa potrebbe affidarsi a lui per sostituire un Raikkonen avviato verso la pensione o addirittura un Vettel corteggiato spudoratamente dalle Frecce d'argento. Ma c'è anche una pista alternativa: se alla casa di Stoccarda non riuscisse l'aggancio con Seb, il piano B porterebbe proprio ad Alonso. Con il chiaro obiettivo di ricostruire un dream team dopo la stagione di transizione con il gregario Bottas. Uno scenario affascinante, che lo stesso team principal Toto Wolff lascia apertissimo: «Non posso dire di no in anticipo, sarebbe stupido – ha risposto ai quotidiani sportivi spagnoli Marca ed El Mundo Deportivo – Quel che posso dire è che lui è uno dei migliori piloti sul mercato, se non il migliore. La sua energia e motivazione ci sono tutte: è nelle fasi finali della carriera, ma questo non significa che non possa vincere corse e titoli nei prossimi due o tre anni».

Scordiamoci il passato
L'ostacolo che finora ha bloccato l'approdo del campione asturiano in Mercedes è stato l'amaro precedente del 2007, quando il marchio tedesco era fornitore di motori della McLaren, dove i caratteri forti di Alonso e del suo allora compagno di squadra Hamilton finirono per esplodere. «Ma il Fernando di oggi, come persona, sarebbe molto più facile da scegliere rispetto a com'era una volta – prosegue Wolff – Lewis gioca un ruolo chiave in questo. E un pilota deve sempre accettare le sfide, Fernando sarebbe una di queste. La questione, però, non riguarda solo il rapporto di Lewis con Fernando: l'intera dinamica del team è importante, tutti i pezzi devono essere a posto. Ma penso che Fernando sia diventato una persona diversa rispetto al passato». A tal punto che perfino l'ex nemico Hamilton non gli chiude più la porta in faccia: «La F1 è uno sport strano – la prende alla larga ai microfoni della tv spagnola Movistar – Puoi essere l'atleta più preparato, più in forma, più talentuoso e comunque non vincere nulla. È terribile, ed è questo che a volte non mi piace. Ora Alonso è nel mezzo di una partita a scacchi: deve fare le sue mosse con diligenza e attenzione, prendendo le decisioni giuste al momento giusto per ritrovarsi nel posto giusto». E se questo posto giusto fosse proprio la Mercedes?