28 marzo 2024
Aggiornato 22:30
Il più promettente dei giovani piloti italiani

Tutti pazzi per Franco Morbidelli: tre diverse squadre lo vogliono in MotoGP

Nonostante la sua prima caduta domenica a Jerez, il 22enne romano (ma tavulliese d'adozione) resta l'astro nascente della Moto2. E, per la prossima stagione, sono in tanti ad offrirgli il salto nella classe regina: il suo attuale team Marc Vds, ma anche Lcr e Pramac

Franco Morbidelli in azione in Moto2
Franco Morbidelli in azione in Moto2 Foto: MotoGP

ROMA – L'ultimo Gran Premio per lui non è stato particolarmente fortunato: si è concluso con la sua prima caduta dell'anno e zero punti in carniere. Eppure il nostro Franco Morbidelli resta l'astro nascente di questa stagione di Moto2, con al suo attivo tre vittorie nelle prime tre gare, a quota 75 in classifica generale e con undici lunghezze di vantaggio sul primo degli inseguitori. Un bottino impressionante, che nella classe di mezzo non si vedeva dai tempi di Daijiro Kato nel 2001. Inevitabile, dunque, che le sue prestazioni abbiano attirato le attenzioni anche da parte dei team di MotoGP che lo vorrebbero promuovere di categoria nel prossimo Mondiale. L'ipotesi più logica per il 22enne romano, ma tavulliese d'adozione, sarebbe indubbiamente quella di restare con lo stesso team per cui corre oggi, il Marc Vds. Che, dal canto suo, sarebbe ben felice di affidargli una delle Honda satellite oggi guidate da Jack Miller e Tito Rabat: «Il contratto che firmammo con Franco prevedeva da subito due anni in Moto2 e due anni in MotoGP – ha rivelato al sito specializzato inglese Crash il team principal Michael Bartholemy – L'unico ostacolo potrebbe presentarsi se ricevesse un'offerta da un team ufficiale, allora sarebbe diverso. Per me è chiaro: se vinciamo il campionato con lui, dobbiamo offrirgli una delle nostre MotoGP. Questa è la filosofia della piramide che parte dal team in Moto3 e ancor prima dai ragazzini che corrono nel campionato spagnolo, la stessa che abbiamo seguito con Tito. Sappiamo che non potremo mai attrarre i piloti dagli ingaggi milionari: siamo un team privato, con un budget che dobbiamo rispettare. L'idea è di costruirci i piloti per il futuro, farli vincere in Moto2 e poi portarli in MotoGP, dove speriamo che diventino i migliori e possano passare su una moto ufficiale. Penso che questo sia il nostro lavoro». E non è detto nemmeno che per guadagnarsi la promozione il Morbido debba necessariamente aggiudicarsi il titolo: «Le discussioni sono sempre in corso tra il pilota, il suo manager e noi – prosegue Bartholemy – Alla fine, il contratto recita che se vuole rimanere per un altro anno in Moto2, deve farlo con noi, non può passare ad un'altra squadra. Il contratto è piuttosto restrittivo, ma abbiamo delle possibilità. Se ora dicesse: 'Ok, ho chiuso terzo nel Mondiale e voglio vincere il titolo', potrebbe restare con noi per un altro anno in Moto2. Se riterremo: 'Ok, è ora di salire di categoria', gli forniremo il miglior materiale che possiamo in MotoGP».

Le altre offerte
Ma la sua attuale squadra non è l'unica interessata ai servigi del più promettente tra i giovani piloti italiani. Secondo voci di paddock, a bussare alla sua porta ci sarebbero pure la Pramac, team satellite Ducari, e la Lcr del nostro Lucio Cecchinello, un'altra squadra legata all'orbita Honda che per la prossima stagione vorrebbe fortemente schierare una seconda moto al fianco di quella già guidata da Cal Crutchlow: «La realtà è che ogni team di MotoGP è interessato ai piloti più competitivi che vengono dalla Moto2 – conferma Cecchinello – Morbidelli è uno di loro, anche se ha delle opportunità con altre squadre. Non abbiamo deciso nulla e nemmeno intavolato delle trattative ad uno stato avanzato: stiamo ancora cercando sponsor e piloti. Un altro pilota del gruppo che stiamo seguendo potrebbe essere Nakagami». Che, con il suo passaporto giapponese, piacerebbe tanto alla casa di Tokyo. Ma questa è un'altra storia.