19 aprile 2024
Aggiornato 23:30
I trionfi di Sebastian Vettel non fanno cambiare idea a Fernando

Povero Alonso, la sua vecchia Ferrari vince e lui arranca: «Ma senza rimpianti»

Come reagisce l'ex ferrarista a vedere la Rossa in testa al Mondiale mentre lui è alle prese con la crisi della McLaren-Honda e, per non pensarci, scappa a Indianapolis? «Troppa pressione, andarmene è stato comunque giusto»

Fernando Alonso
Fernando Alonso Foto: McLaren

SOCHI – Di Fernando Alonso, di questi tempi, si parla soprattutto per l'ultima impresa che si è inventato: volare al di là dell'Atlantico, mentre di qua si svolgerà il Gran Premio di Montecarlo, per correre la leggendaria 500 Miglia di Indianapolis. Molto di più di quanto non si parli, almeno ultimamente, dei suoi risultati in Formula 1, condizionati (in negativo) dalla crisi della sua McLaren e soprattutto del motorista Honda. Vedere un grande campione come lui, da molti ritenuto uno dei piloti più talentuosi dell'era contemporanea, ridotto così, a cercare dei diversivi per dimenticare quanto vada piano la sua monoposto, è decisamente un peccato per i tanti milioni di tifosi che tuttora vanta in tutto il mondo. Specialmente per quelli che continuano a porsi il fatidico quesito: ma Alonso, alla fine, ha fatto bene a mollare la Ferrari, che oggi invece comanda la classifica con il suo successore Sebastian Vettel? «Penso che quando la Ferrari vincerà per vent'anni di fila e io avrò 75 anni, mi continueranno a porre questa domanda – è la risposta, addirittura piccata, del diretto interessato – Il mio contratto con la Ferrari si sarebbe comunque concluso nel 2016 e, sì, oggi vorrei essere più competitivo, ma nonostante tutto continuo a pensare di aver preso una decisione giusta».

Comunque soddisfatto
Un po' per puntiglio, un po' per mancanza di alternative, insomma, Nando continua a insistere: il matrimonio con Maranello era comunque destinato a finire presto. I rapporti si erano ormai deteriorati troppo, infatti, per colpa dei continui fallimenti dei tentativi di vincere il titolo mondiale: «C'era molta pressione quando la Ferrari non vinse il titolo nel primo, nel secondo e nel terzo anno, e questo andava bene, ma non mi sarebbe più andata bene nel settimo anno – ha proseguito il 35enne asturiano nella conferenza stampa alla vigilia del Gran Premio di Russia – Perciò, nonostante i risultati, la mia vita è migliorata negli ultimi due anni. Ho letto su alcune riviste che sostengono che io abbia sprecato il mio talento, invece sono piuttosto contento della mia carriera. Vedremo cosa mi porterà il futuro, ma sono contento di ciò che ho raggiunto finora». Non resta che sperare che, dopo un orribile inizio di stagione, la McLaren-Honda sia finalmente diretta verso l'uscita dal tunnel: «Qui la storia non sarà radicalmente diversa – prevede l'ex ferrarista – ma abbiamo ottenuto dei miglioramenti nell'affidabilità del motore e anche in termini di prestazioni aerodinamiche. Speriamo che questo weekend segni il punto del campionato in cui inizieremo a mettere a frutto tutto il nostro lavoro».