19 marzo 2024
Aggiornato 10:30
Un fenomeno senza tempo

Infinito Valentino Rossi: la testa del Mondiale è già un nuovo record

Con i suoi 38 anni e 66 giorni, il Dottore è il più vecchio leader della classifica generale dai tempi della prima stagione del campionato iridato: quell'anno toccò ad Harold Daniell, a 39 anni e 240 giorni. Da allora, nessuno ci si era nemmeno avvicinato

Valentino Rossi sul podio di Austin
Valentino Rossi sul podio di Austin Foto: Michelin

ROMA – Per trovare un altro campione capace di un'impresa del genere bisogna tornare indietro di ben sessantotto anni. Era dal lontano 1949, infatti, che un ultra-38enne non saliva in testa alla classifica del Mondiale: quell'anno ci riuscì il britannico Harold Daniell, a 39 anni e 240 giorni, vincendo il primo Gran Premio sull'Isola di Man e mantenendo il comando anche dopo la successiva gara in Svizzera, grazie al suo terzo posto. Altri tempi, altre moto, soprattutto altri piloti: quella, infatti, era la stagione dell'esordio assoluto del moderno Motomondiale, e i centauri che si presentavano al via erano mediamente molto più avanti con l'età rispetto a quelli attuali. Alla fine di quel campionato, infatti, il primo titolo nella storia della classe 500 andò a Leslie Graham, a 37 anni e 340 giorni. Ecco, Valentino Rossi è riuscito a fare ancora di meglio: ha preso in mano la leadership iridata alla bellezza di 38 anni e 66 giorni. Un risultato letteralmente impensabile nell'odierna MotoGP, tanto che prima di lui ci si era vagamente avvicinato il solo Loris Capirossi, nel 2006, era riuscito a comandare la classifica generale, ma comunque a poco più di 30 anni. Un grande fenomeno del passato come Kenny Roberts, tre volte campione consecutivamente della 500, trova difficile perfino crederci: «A 38 anni potevo guidare una moto ma sicuramente non sarei riuscito a fare quello che sta facendo lui – ha confessato al quotidiano sportivo spagnolo As – È semplicemente incredibile. Non sembra proprio che abbia un’età del genere. Può sicuramente vincere il campionato del mondo. Percentuali di probabilità sul vincitore del titolo è impossibile farne, ma sarà importante ottenere piazzamenti con costanza, evitando cadute e ritiri».

E ora il successo
A questo inizio di stagione quasi perfetto del Dottore manca insomma solo la prima vittoria. Che, se effettivamente arrivasse (magari già dal prossimo Gran Premio a Jerez, dove il numero 46 trionfò un anno fa), lo renderebbe anche il più vecchio a salire sul gradino più alto del podio in MotoGP. Finora questo record è nelle mani di Troy Bayliss, che vinse a 37 anni e 213 giorni il Gran Premio di Valencia 2006, dove ebbe l'opportunità di guidare la Ducati come wild card pochi giorni dopo avere vinto il Mondiale Superbike con lo stesso marchio. Anche questo primato, tutto sommato, sembra alla portata di Vale, vista la grinta che ha dimostrato nelle ultime gare: «È un vecchio e astuto ragazzo – ha commentato al sito specializzato inglese Crash un altro vecchio asso delle due ruote come Wayne Rayney – Non ha bisogno di fare prove, qualifiche e sviluppare la moto. Sicuramente dà tutto anche in quelle sessioni, ma il vero Valentino esce solo alla domenica. Ho parlato con lui, penso che si diverta davvero a guidare, lo diverte la competizione».