19 aprile 2024
Aggiornato 19:00
C'è ancora tanto da lavorare per il campione di Tavullia

La diagnosi del Dottor Valentino Rossi: «Ecco quali sono i miei problemi»

Sceso dalla sua Yamaha dopo la prima giornata di test pre-campionato in Qatar, Vale spiega nel dettaglio tutti gli aspetti della sua moto che ancora non vanno: «Il bilanciamento dei pesi, l'ingresso curva e le gomme»

Valentino Rossi ai box Yamaha
Valentino Rossi ai box Yamaha Foto: Diario Motori

DOHA - Valentino Rossi, come è andata questa tua prima giornata di test in Qatar?
Abbastanza bene. Stiamo lavorando sul bilanciamento dei pesi e il feeling con la moto, soprattutto in ingresso curva. Alla fine ho fatto 1:55.6, un po' più veloce dell'anno scorso. Ma ancora non siamo a posto: dobbiamo migliorare perché ancora non entro in piega come vorrei. Poi abbiamo provato anche le gomme, ma soprattutto con l'anteriore dopo qualche giro comincio a fare molta fatica, come se fossero troppo morbide. Un problema che avevo già avuto negli scorsi test a Phillip Island. Qui dipende molto dalle condizioni della pista, che all'inizio è molto sabbiosa e quindi lo pneumatico si rovina. A forza di girare dovrebbe migliorare. Domani dovremmo capire meglio.

La modifica alla distribuzione dei pesi, lavorando sul serbatoio e sulla sella, era programmata o è stata un esperimento?
Stiamo lavorando sulla posizione di guida perché, come ho detto, non mi trovo bene in entrata. Quello è un aspetto che dovrebbe fare la differenza, ma dobbiamo proseguire con lo sviluppo.

Dall'Australia a qui le sensazioni sono migliorate su qualche aspetto in particolare?
Mi sembra che qui vada un po' meglio. Ma c'è ancora da fare. Domani cerchiamo di migliorare un po'.

E l'altro problema che avevi denunciato, l'usura delle gomme, è risolto?
No. Anzi, le finisco qualche giro prima. Speriamo in bene...

Sul telaio hai ancora dei dubbi o hai già deciso?
Cambia veramente poco, ma non abbiamo ancora deciso.

In Australia si era parlato anche di tuoi problemi fisici, perché avevi avuto molti impegni promozionali che avevano rallentato il tuo allenamento. Stavolta, avendo qualche giorno libero in più per prepararti, è andata meglio?
Sinceramente non so bene da dove è uscita questa storia dei problemi fisici in Australia, a me non sembra di averlo detto.

Lo ha detto il tuo team manager, Maio Meregalli.
Quindi dovete chiederlo a lui! In Australia abbiamo smesso perché non eravamo contenti di dove stavamo andando e quindi qui abbiamo preso un'altra strada. Ma, come hai detto, dopo ho avuto qualche giorno in più. Oltretutto lì avevo un problema nelle braccia della tuta, che adesso abbiamo risolto, quindi la situazione è migliorata.

Il fatto che ci sia Vinales, che non ha esperienza di Yamaha, ti dà più peso nello sviluppo?
No, ci dividiamo il lavoro allo stesso modo dell'anno scorso.

Oggi, a 83 anni, è morto John Surtees, l'unico pilota ad aver vinto il Mondiale di F1 e di moto...
Che peccato, mi dispiace molto... Era un grande, compì un'impresa unica, fantastica. Lo conobbi una volta a Londra, ma ormai saranno passati una quindicina d'anni, e fu molto simpatico. Poi lo vidi a Goodwood due anni fa, che ancora guidava. Se ne va uno dei nomi mitici dei motori.