28 marzo 2024
Aggiornato 09:30
La mossa del presidente Sergio Marchionne

La Ferrari si compra una quota della Formula 1: affare da 11,4 milioni

La Rossa di Maranello è la prima ad accettare l'offerta del gruppo Liberty Media, nuova proprietaria del Mondiale. Il mese scorso ha comprato un pacchetto di azioni dei diritti commerciali del campionato, mentre gli altri team aspettano

Il presidente Sergio Marchionne con il suo vice Piero Ferrari
Il presidente Sergio Marchionne con il suo vice Piero Ferrari Foto: Ferrari

ROMA – Ci ha messo poche settimane, la Ferrari, a sciogliere tutti i dubbi, decidendosi a comprare un pezzo della Formula 1. La Rossa di Maranello è stata infatti la prima ad accettare l'offerta ufficiale dei nuovi proprietari del Mondiale, il gruppo americano Liberty Media, che nel settembre scorso aveva proposto a tutte le squadre di rivendere loro una quota azionaria dei diritti commerciali del campionato. Nessuno aveva ancora risposto a questa offerta, finché non si è presentata la Ferrari, che già dalle prime indiscrezioni era stata indicata come il team più interessato a questa opportunità. Oggi è arrivata la conferma ufficiale: secondo il quotidiano sportivo spagnolo As, infatti, nel bilancio presentato a Wall Street dal Cavallino rampante emerge anche l'acquisto di un pacchetto di azioni della F1 pari al controvalore di 11,4 milioni di dollari. La transazione decisa dalla società di Sergio Marchionne sarebbe anche molto recente: secondo la ricostruzione del giornale iberico, infatti, sarebbe avvenuta a fine febbraio.

La McLaren non si sbilancia
Le squadre avversarie, per il momento, sembrano invece adottare una tattica più attendista: «Non posso rispondere», ha risposto il team principal della McLaren, Eric Boullier, alla Gazzetta dello Sport che gli ha chiesto se anche la sua scuderia avesse intenzione di comprare delle azioni. In merito alle prime mosse della Liberty Media, in compenso, Boullier ha speso qualche parola in più: «Non vedo il rischio di regole che favoriscano uno o l’altro in futuro. La McLaren certo è attenta. Abbiamo le nostre idee su cosa sarebbe utile alla F1 e aspettiamo di conoscere i piani di Liberty, per capire il prodotto finale che hanno in mente. Di certo la loro strategia sembra diversa rispetto a quella di Ecclestone. Vogliono cambiare i GP e stanno cercando di coinvolgere team, sponsor e tutte le parti, affinché nessuno resti a margine del sistema. Ma non so se sarà una rivoluzione in meglio».