19 aprile 2024
Aggiornato 14:00
Lo spagnolo nella prima giornata di test a Sepang

«La Honda non è migliorata», e Marc Marquez finisce dietro a Valentino Rossi

Il 2017 non è iniziato sotto i migliori auspici per il campione del mondo in carica, ancora alle prese con gli stessi problemi al motore che lo infastidivano l'anno scorso: «Non va come vorrei, c'è molto lavoro da fare»

Marc Marquez passeggia nella pit lane di Sepang
Marc Marquez passeggia nella pit lane di Sepang Foto: Honda

SEPANG – Il verdetto del cronometro è impietoso. Marc Marquez conclude la prima sessione di test pre-stagionali della MotoGP a Sepang con il nono tempo, a oltre un secondo di distacco dal leader di giornata Casey Stoner, e dietro anche al suo diretto rivale Valentino Rossi, pur autore di una prestazione non esaltante. Insomma, non certo un inizio ideale per il 2017 del campione del mondo in carica. Ancora peggio del tempo fatto registrare oggi, in un turno in cui la classifica conta tutto sommato il giusto, sono però le sensazioni che Magic Marc ha ricavato dalla guida in pista. Già, perché pur essendosi aggiudicato l'ultimo Mondiale, lo spagnolo confidava che i tecnici della Honda avessero risolto il problema principale che affliggeva la sua moto nella stagione scorsa: la troppo brusca uscita dalle curve. Durante l'inverno la filosofia del motore è stata completamente rivista, cercando di rendere l'erogazione della potenza meno aggressiva, ma la sostanza non è cambiata: «Non fa ancora quello che vorrei – ha ammesso Marquez – Abbiamo lavorato sul motore per cercare di migliorare la velocità massima e l'accelerazione. E mentre la prima è cresciuta un po', la seconda continua ad avere problemi. Ed è inutile avere più potenza se poi non la si può usare. Dobbiamo continuare a concentrarci sulle impennate e su tutte le difficoltà che ci hanno dato grattacapi l'anno scorso: saranno l'aspetto più importante su cui punteremo domani».

Sempre con il sorriso
Per tutta la giornata i suoi meccanici hanno cercato di aggiustare questa situazione, tenendo la sua moto a lungo bloccata nei box, ma senza successo: «C'è molto lavoro da fare, per riadattare la mappatura del nuovo motore che ha caratteristiche diverse. Il fatto è che, lavorando solo con una moto, si perde molto tempo quando bisogna fare dei cambiamenti, perciò domani probabilmente useremo due moto identiche». Marc cerca comunque di archiviare questo esordio zoppicante guardando al futuro con ottimismo: «Anche se il risultato non è stato il migliore, è stata una giornata positiva. Il primo giorno dopo le ferie è sempre un po' impegnativo per i piloti e i team. E abbiamo giocato molto sull'elettronica, la geometria, l'assetto, raccogliendo molte informazioni. Anche a fine sessione quando è arrivata la pioggia abbiamo cercato di sfruttare al meglio la situazione facendo qualche giro sul bagnato, ma domani speriamo di poter continuare a provare con l'asciutto. Il potenziale della nuova Honda è ancora tutto da comprendere e sfruttare».