19 marzo 2024
Aggiornato 11:00
La lotta in casa Yamaha premia il Dottore

Valentino Rossi chiude la pratica Lorenzo: «Battere Jorge? Fantastico»

La vittoria gli è sfuggita anche stavolta, per colpa di un suo errore: «Ho rischiato troppo». Ma il secondo posto gli consente di laurearsi matematicamente vicecampione mondiale. Por Fuera si consola con una buona gara (finalmente) sotto la pioggia

Valentino Rossi sul podio in Malesia
Valentino Rossi sul podio in Malesia Foto: Michelin

SEPANG – La buona notizia è che la piazza d'onore conquistata nel Gran Premio di Malesia di oggi consente a Valentino Rossi di festeggiare matematicamente, con una gara di anticipo, il titolo di vicecampione mondiale strappato al suo compagno-rivale Jorge Lorenzo. Quella cattiva è che quella maledetta vittoria, che alla sua Yamaha manca ormai dal Gran Premio di Catalogna del giugno scorso, gli è sfuggita ancora una volta. In questo caso per colpa di un errore a cinque giri dalla fine: quando le cadute in rapida successione di Cal Crutchlow, Marc Marquez e Andrea Iannone lo avevano lasciato da solo a contendersi il successo con Andrea Dovizioso, infatti, il Dottore è finito larghissimo alla curva 1, consentendo al pilota della Ducati di infilarlo e di scappare via. «Il mio primo obiettivo era quello di arrivare davanti a Jorge per il secondo posto mondiale, ma volevo anche vincere, perché alla partenza con tanta acqua mi sentivo fortissimo – racconta – Mi sono divertito, all'inizio ho passato anche Lorenzo e Marquez in un colpo solo. Ma ho dovuto sputare sangue con Iannone, che andava forte. Quando l'ho passato e lasciato lì speravo di avercela fatta, ma poi la pista si è via via asciugata e la temperatura si è alzata e a quel punto sono andato un po' in crisi con le gomme sul lato destro, specialmente quella davanti. Ho avuto due momenti in cui ho rischiato troppo, ho commesso un errore: a quel punto Dovizioso aveva un altro passo e se n'è andato. E io non volevo buttare all'aria i venti punti che potevano chiudere in anticipo la lotta per il secondo posto». Piuttosto che rischiare di aggiungere il suo nome alla lunga lista delle cadute eccellenti di questa insidiosa gara di Sepang, insomma, Vale ha preferito accontentarsi del podio: «Che è importante, perché la battaglia con Lorenzo è sempre molto dura e quando si batte un pilota forte come lui è grandioso – commenta – Alla fine è stata una bella stagione: avrei voluto provare a vincere il titolo, ma era impossibile». Il rimpianto odierno? «Sarebbe stato bello un podio tutto italiano per dedicarlo a Simoncelli, ma dopo avermi massacrato Iannone è uscito di scena...».

Lorenzo resta a galla
Pur essendo stato battuto nella corsa al secondo posto mondiale, però, tutto sommato anche per Jorge Lorenzo il bilancio finale può ritenersi abbastanza positivo. Con la sua gara giudiziosa che lo ha portato sul terzo gradino del podio, infatti, il campione maiorchino ha scacciato la crisi delle ultime gare e soprattutto ha dimostrato di sapersela cavare anche sotto la pioggia, la condizione in cui storicamente ha sempre faticato di più: «Non volevo una gara in condizioni miste, perciò ho pregato che piovesse – rivela addirittura Por Fuera – E infatti ha cominciato a piovere pesantemente, forse anche troppo. Nel giro di formazione ho avuto aquaplaning alle curve 7 e 8 e ho rischiato di cadere. Ho detto a Loris (Capirossi, consulente per la sicurezza del Mondiale, ndr) e alla direzione gara che c'era troppa acqua in pista, che dovevamo rimandare la partenza. Ma alla fine il circuito era sicuro e siamo riusciti ad andare bene». Nei primi giri quella stessa pioggia che Lorenzo aveva auspicato lo ha fatto scivolare dal terzo al sesto posto, lontano dal gruppo di testa. Ma l'arma vincente di Jorge oggi è stata semplicemente rimanere in piedi, a differenza di molti rivali diretti: «Sono rimasto in moto anche se oggi non mi sentivo molto a mio agio: con un po' più di acqua in pista andavo peggio che in qualifica – ammette – Sono stato fortunato che siano caduti dei piloti davanti a me, stavolta, e questo mi ha dato l'opportunità di risalire dal sesto al terzo posto. Questo podio sotto la pioggia è positivo per la mia fiducia in queste condizioni. Magari non è un risultato così spettacolare, ma è comunque importante».