19 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Il pilota spagnolo della Honda casca mentre era in testa

E alla fine cade perfino Marquez: «È tornato il vecchio Marc...»

Nel GP d'Australia arriva il primo ritiro dell'anno per il neo campione del mondo: «Una volta conquistato il titolo, ho iniziato a prendermi più rischi – ammette – e ho smesso di correre come ho fatto per tutto il resto della stagione»

Marc Marquez cade durante la gara a Phillip Island
Marc Marquez cade durante la gara a Phillip Island Foto: Red Bull

PHILLIP ISLAND – Se, per la legge dei grandi numeri, un ritiro prima o poi doveva toccare anche a Marc Marquez, di certo è capitato nel momento migliore: la gara successiva a quella in cui aveva ormai messo in tasca la certezza matematica del titolo mondiale. Dopotutto, perfino il neo iridato non poteva rimanere immune alla caduta degli dei che ha caratterizzato tutta la stagione 2016. Il suo è stato un incidente del tutto simile a quelli che già tante volte abbiamo visto in questa annata di ritorno delle gomme Michelin: la perdita dell'anteriore in frenata (ironia della sorte, proprio al tornante che porta il nome della sua Honda). E poi, il pilota spagnolo ci ha messo del suo, prendendosi un rischio di troppo: «Quando hai già portato a casa il tuo obiettivo, cerchi di continuare allo stesso modo, ma ti ritrovi a guidare diversamente, con troppa fiducia – ammette Magic Marc – Ho cercato di fare una grande gara, ma l'errore è stato completamente mio, lo sentivo già prima di cadere. Se fossi ancora stato in lotta per il titolo avrei fatto una gara totalmente diversa, non avrei rischiato così tanto».

Deja vu
Lo aveva già anticipato prima del weekend, del resto, che da Phillip Island in poi avremmo rivisto in pista il vecchio Marquez, meno ragioniere e più aggressivo. E quello che è caduto al decimo giro del Gran Premio d'Australia, mentre stava dominando la gara con due secondi di vantaggio su Cal Crutchlow, è in effetti proprio lo stesso Marc che l'anno scorso buttò al vento tante potenziali vittorie per colpa di errori del genere, o che già nel 2014 proprio qui nella terra dei canguri scivolò quando era al comando. «Oggi ero partito bene, sapevo di dover fare la differenza nei primi giri – racconta il campione di Cervera – Stavo mantenendo il vantaggio, ma in una delle staccate più dure ho frenato troppo tardi. E invece di allargare la traiettoria, come ho fatto per tutto l'anno, ho cercato di proseguire. In casi come questo il limite è sottile. Durante tutta la stagione sono stato molto attento alle frenate, stavolta invece ho rischiato di più, ma le gomme Michelin non hanno nessuna colpa in questo incidente. Mi dispiace per il team e per la Honda, che hanno fatto un lavoro incredibile in questo weekend, ma non siamo macchine: a volte commettiamo errori. Mi era già successo in una curva diversa due anni fa: vinsi il titolo in Giappone, arrivai qui, conquistai un buon vantaggio e boom, caddi per terra. Sbagliando s'impara, ma l'eccessiva confidenza che ti dà il tuo corpo è difficile da controllare: quando hai già raggiunto l'obiettivo, è più facile distrarti. Per le prossime gare cercherò di cambiare, perché vorrei vincerne ancora qualcuna. Certo, speravo che il vecchio Marc fosse più costante, come nel resto della stagione...».